Bonus di 600 euro, i primi accrediti da domani al 17 aprile
Vengono evase le richieste presentate l’1 e il 2 aprile (in tutto finora ne sono arrivate 4 milioni). Negozi, bar, ristoranti: l’ipotesi di cancellare i tributi sospesi
Le tasse e i contributi sospesi a marzo e aprile potrebbero essere abbonati agli esercizi commerciali e alle piccole attività costrette a fermarsi dai decreti del governo. Negozi, bar, ristoranti, artigiani potrebbero non dover più versare le imposte e ritenute sospese in questi due mesi. È una delle ipotesi sul tavolo dei tecnici per dare un ristoro immediato, una forma di liquidità a fondo perduto, a chi ha dovuto abbassare la sadi racinesca per via della pandemia. In alternativa si valuta anche l’ipotesi, che però appare più complicata, di stornare dal prestito automatico fino a 25 mila euro ottenibile in banca i costi dell’affitto e delle bollette, che quindi non andrebbero restituiti, ma sarebbero a carico dello Stato.
Il nuovo decreto per l’economia dovrebbe essere varato entro la fine del mese. Con esso arriverà anche il potenziamento del bonus da 600 euro per autonomi e professionisti. Salirà a 800 euro e dovrebbe essere pagato per aprile e maggio in automatico, cioè senza la necessità di presentare una nuova richiesta, a chi ha già ottenuto i 600 euro di marzo. Verranno inoltre prorogati gli ammortizzatori sociali, compresa la cassa integrazione in deroga. Sul tavolo anche il Reddito di emergenza: si ipotizzano 400-500 euro, anche qui per due mesi, alle famiglie che autodichiarino non avere entrate (redditi da lavoro, pensioni, sussidi e altre indennità) né rendite. Obiettivo: dare un sostegno a chi, mantenendosi con un lavoro in nero, è rimasto fuori dalla prima ondata di aiuti. Il prossimo decreto potrebbe mettere in campo almeno altri 30 miliardi, di cui una decina verranno dai fondi della programmazione Ue mentre il resto da maggior deficit.
Ieri intanto Palazzo Chigi ha comunicato che l’accredito di 600 euro per il primo milione di domande accolte di bonus per autonomi e professionisti avverrà tra domani e il 17 aprile. Si tratta delle richieste presentate tra il 1° e il 2 aprile (in tutto finora ne sono arrivate 4 milioni). Sono invece 660 mila (per 75 miliardi) le domande accolte di moratoria sui prestiti e sui mutui presentate da imprese e famiglie.
Prosegue intanto il negoziato in Europa, dove si registra il pressing del commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, e del presidente dell’eurogruppo, Mario Centeno, a favore degli Eurobond. «Il piano per la rinascita, con il Recovery Fund, non può aspettare che la pandemia sia finita. È il tempo delle scelte», dice Gentiloni. Gli Eurobond, aggiunge Centeno, puntano «ad assicurare che, una volta finita l’emergenza sanitaria, la ripresa sia forte, bilanciata e inclusiva».