Ramsey e la passione per i biscotti Ora il rischio è la bilancia
Allenarsi in casa è difficile, anche per i giocatori che in genere hanno a disposizione palestre in miniatura. Tra i nemici più insidiosi c’è il cibo, perché a star reclusi è facile prendere qualche chilo. Fuori casa c’è da sconfiggere il coronavirus, ma tra le mura domestiche l’avversario più insidioso è la bilancia. Lo juventino Aaron Ramsey, golosissimo di biscotti è preoccupato di trovarsi in sovrappeso una volta finita l’emergenza Covid-19. Il gallese non è l’unico a temere il giudizio della bilancia. Il madridista Eden Hazard ha confessato di provare a dribblare dispensa e frigorifero per tenersi alla larga da panini e muffin. «Tutti i giorni dobbiamo pesarci» ha ammesso il romanista Jordan Veretout. La corretta alimentazione in quarantena è un tema d’attualità e non solo per i calciatori, evidenzia Luca Gatteschi, medico Figc e nello staff dei Campioni del mondo 2006 come nutrizionista: «Il problema c’è per tutti. Forse proprio i giocatori sono i più seguiti, hanno più spazi e anche motivazioni più forti per mantenersi in forma e sotto controllo. Io invece penso alle persone comuni che per due mesi si sono mosse poco o nulla magari mangiando in maniera errata. C’è un rischio per la salute». Per chi conta i giorni che lo separano dal ritorno in campo, il rischio è però di ripresentarsi con qualche chilo di troppo perché, ricorda ancora Gatteschi, «anche se parliamo di professionisti la situazione che stiamo vivendo è anomala e destabilizzante. Non potranno tornare a giocare dopo due-tre giorni dalla fine della quarantena».