L’allarme del Fondo Monetario: recessione globale, Italia meno 9%
L’istituzione di Washington: Roma paga il conto più salato dopo Atene. In crescita solo la Cina. Il Tesoro annuncia una nuova obbligazione per i risparmiatori
Prepariamoci a un tremendo choc: il «Grande Lockdown» ci porterà alla peggiore recessione dalla Grande Depressione, avverte il Fondo monetario internazionale, tagliando drasticamente le stime sulla crescita globale, indicata in caduta del 3% quest’anno nello scenario migliore. Per l’italia la previsione è catastrofica: nel 2020 la flessione del Pil dovrebbe essere del 9,1%, segnala il Fmi, che lo scorso ottobre aveva previsto +0,5% nel 2020 e +0,8% nel 2021. Peggio di noi farà solo la Grecia (- 10%), evidenzia il Fondo pur lodando il rinvio delle scadenze fiscali e le altre misure introdotte dal governo per sostenere imprese e lavoratori. Però la disoccupazione nel nostro Paese crescerà al 12,7% quest’anno e il deficit esploderà all’8,3% sul Pil, anche se meno che in Francia e Spagna. Nel 2021 l’economia italiana salirà del 4,8%, stima il Fmi, ma il rimbalzo non basterà a recuperare il terreno perduto. Se questo è quello che ci aspetta, bisogna dire sì ai fondi del Mes, il Meccanismo di stabilità europeo, al vaglio del Consiglio Ue il 23 aprile, perché potrebbe garantire all’italia 35-37 miliardi di risorse per la sanità senza condizioni, raccomanda Confindustria.
«Questa è una crisi come nessun’altra, di gran lunga peggiore della grande crisi finanziaria globale. C’è una sostanziale incertezza sul suo impatto sulla vita delle persone», ha affermando la capo economista del Fmi, Gita Gopinath, calcolando tra il 2020 e il 2021 una perdita di 9 mila miliardi di dollari per il Pil mondiale, più dell’economia di Giappone e Germania insieme. Nell’area euro l’economia scenderà del 7,5% quest’anno (+4,5% nel 2020). Il Pil della Germania si contrarrà del 7%, quello della Francia del 7,2%, mentre la Spagna è prevista in frenata dell’8%.
Nessun Paese è risparmiato. La crescita degli Stati Uniti crollerà del 5,9% mentre il tasso di disoccupazione aumenterà al tasso di disoccupazione al 10,4% (era al 3,5%) quest’anno, una pessima notizia per il presidente Donald Trump che fra poco più di 6 mesi si gioca la rielezione. Si vota il 3 novembre e serve a poco sapere che nel 2021 il Pil Usa recupererà salendo del 4,7%. Affonda il Regno Unito (-6,5%) nel primo anno post Brexit e cade il Giappone 8-5,2%). Solo la Cina metterà a segno una crescita dell’1,2%, che è troppo poco per garantire la pace sociale rispetto al target del 6%, però nel 2021 il Pil di Pechino volerà del 9,2%.
Potrebbe andare peggio. E se il blocco delle attività economiche persisterà, serviranno nuove misure fiscali, avverte il Fondo, perché il supporto delle banche centrali, sebbene cruciale, non basterà a preservare la stabilità del sistema finanziario. Il Tesoro si sta preparando: oltre al Btp Italia, ieri ha annunciato un nuovo strumento di tipo nominale, semplice e privo di meccanismi di indicizzazione, per gli investitori retail.