Il basso che cantava assieme a Pavarotti
Il finalista del talent si arrende a 46 anni
Non era conosciuto soltanto nella sua Toscana il maestro Luigi Roni, 78 anni, di Vergemoli, provincia di Lucca, scomparso il 26 marzo. Basso di fama internazionale, aveva cantato con Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras e Montserrat Caballé, diretto dalla bacchetta di Riccardo Muti e Zubin Mehta. All’inizio di marzo il cantante lirico aveva perso la moglie e, secondo quanto ricostruito dai medici, Roni era stato contagiato proprio durante le esequie nell’eremo di Calomini. Aveva mosso i primi passi nel mondo della musica studiando il fagotto, ma alla fine degli anni 50 aveva intrapreso il canto lirico sotto la guida di Adriana Pizzorusso, debuttando a Spoleto nel ruolo di Mefistofele del «Faust». Da lì era partito per calcare i palcoscenici di mezzo mondo. Con particolare affezione per la Scala di Milano dove aveva debuttato nel 1969.
«Zagor» è stato sopraffatto dal coronavirus ad appena 46 anni. Mirko Bertuccioli era la voce e il tastierista dei «Camillas», la band che aveva fondato con Ruben Valerio «Toto» Onadei nel 2004 e con la quale era andato in finale nel 2015 al concorso «Italia’s got talent». Era ricoverato all’ospedale di Pesaro all’inizio di marzo ed era uno dei primi casi di contagio registrati nella provincia. Forse il contatto malefico era avvenuto proprio durante un concerto tenuto qualche giorno prima del lockdown in Lombardia. Con la fama conquistata in tivù negli ultimi anni erano aumentati i contratti, le esibizioni e anche i pellegrinaggi dei fan al «Plastic» il negozio di dischi che gestiva a Pesaro. Il suo epitaffio è stato scolpito da amici e compagni di lavoro su Facebook: «Sono sempre lì a dire e fare e cantare e rovesciarvi e sorridervi».