Gli alunni e i doni nel nome del preside
Marcello, esorcista e missionario
Sarebbe fiero di sapere che i suoi allievi stanno raccogliendo fondi in sua memoria per acquistare materiale sanitario da regalare agli ospedali, come ha riferito qualche giorno fa Il Gazzettino. Ma forse il preside dei licei Benedettitommaseo di Venezia e Bruno-franchetti di Mestre aveva già capito di essere amato e stimato. «Sono un preside itinerante» ricordava una delle sue battute il Corriere del Veneto. In realtà Davide Frisoli, 59 anni, era molto di più. Originario di Mestre e residente a Carpenedo, aveva due lauree: una in Lettere alla Ca’ Foscari e una in Psicologia, conseguita a 40 anni per amore della psicanalisi. Con i suoi studenti ci sapeva fare e lo testimonia la lettera con la quale ha voluto salutarlo Rachele Fattori, ex alunna del liceo Majorana di Mirano: «Grazie Davide per i tuoi sorrisi, per le ore liete di lezione, per averci addomesticati».
Missionario comboniano in Africa, trentino di nascita, padre Marcello Vulcan è morto a 82 anni nella notte tra il 5 e il 6 aprile. La storia della sua vita è tra quelle riassunte nel «memoriale» che Il Tirreno dedica in questi giorni alle vittime del coronavirus delle diverse città della Toscana. La sua lapide virtuale è incasellata nella provincia di Lucca, dove è arrivato 13 anni fa per stabilirsi nella comunità dei comboniani in fondo a via del Fosso. Non era un pensionamento. Non sarebbe stato pensabile per chi, come lui, aveva appena compiuto 67 anni di sacerdozio, spesi lontano dal suo paese di nascita, Palù di Giovo, alle pendici del Monte Corona, per arrivare fino in Kenya e in Uganda. Dalla sua consacrazione, il 30 marzo del 1963, Marcello Vulcan aveva negli anni cambiato luoghi e mansioni, diventando all’occorrenza esorcista e parroco.