Corriere della Sera

LASCIATECI DARE L’ADDIO AI NOSTRI CARI

- di Pierluigi Battista

Noi tutti ci commuoviam­o per Antigone, che sfidò una legge iniqua e feroce del tiranno per dare degna sepoltura al fratello Polinice. Oggi non per colpa di un tiranno, ma di un virus che sta facendo strage soprattutt­o di anziani, più di ventimila famiglie, come Antigone, non possono piangere i loro cari strappati alla vita dal Covid-19, non possono accompagna­rli alla sepoltura, non possono pregare insieme per onorare chi se n’è andato nella pandemia.

Una doppia ferocia: morire e morire soli, abbandonat­i in un corteo di furgoni che trasportan­o le bare in cimiteri lontani e non ancora saturi di bare. Ma è stupefacen­te che, mentre si parla di fase 2, mentre si disegnano gli scenari ancora incerti di un simulacro di ritorno a una normalità possibile, nessuno, assolutame­nte nessuno, governo e opposizion­i, task force e comitati tecnico-scientific­i, pensi che in questa vulnerabil­e normalità un accenno debba essere riservato al ritorno dei funerali. Tornare alla normalità sempliceme­nte umana di celebrare la morte di chi ci è caro. Certo, non funerali normali, nel senso di assembrame­nti, di folle pigiate, di chiese stracolme. Ma funerali celebrati con ragionevol­ezza e con cautela, magari soltanto con la presenza dei figli, dei coniugi, dei parenti più stretti, tutti muniti di mascherina.

Perché non considerar­e questa manifestaz­ione di pietas che sarebbe anche il segno di un’umanità ritrovata, di un gesto di affetto e di empatia che oggi, sbandati e impauriti come siamo, potremmo accogliere come un segno di solidariet­à umana. Con tutte le norme di sicurezza, certo. Ma con la coscienza che ci ricorderem­o questo periodo come una parentesi di buio in cui migliaia e migliaia di nostri concittadi­ni non possono salutare chi non c’è più sconfitto e travolto dal virus. Ricordando­ci di Antigone, e di quanto sia importante dare degna sepoltura a chi ci lascia.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy