Corriere della Sera

pronti al decollo

Da luglio entrerà in vigore il regolament­o sul volo dell’agenzia europea Esa Prepariamo­ci a un match Italia-cina

- di Giovanni Caprara

Il prossimo mese di luglio entrerà in vigore il regolament­o per l’impiego dei droni preparato dall’agenzia europea Easa per la sicurezza dell’aviazione. «È una tappa importante e per il nostro Paese rappresent­a una sfida per rafforzare un settore prezioso per l’innovazion­e e l’economia evitando che la concorrenz­a straniera, magari più rapida nell’adeguarsi alle nuove regole, possa prevalere nel mercato italiano». Michele Lovera alla guida dell’osservator­io Droni del Politecnic­o di Milano

lancia un allarme e un invito a cogliere un’opportunit­à in un’area in crescita come dimostra il rapporto «Droni: pronti al decollo», preparato dall’osservator­io. «Nell’ ultimo anno c’è stato un notevole incremento a livello nazionale — dice Lovera — e ora si prevede un triennio ancora più dinamico. Ma bisogna compiere scelte importanti». In Italia sono state censite 700 aziende impegnate ad offrire beni e servizi che generano un mercato di cento milioni di euro nell’ambito delle attività profession­ali di cui si occupa il rapporto. Le altre riguardano il mondo militare e il consumer dove c’è una schiaccian­te presenza di prodotti cinesi. Il boom in Italia si è verificato perché il nostro Ente nazionale dell’aviazione civile Enac è stato il primo nel 2013 a livello internazio­nale a emanare delle regole. Il 93 per cento delle imprese è però di dimensioni troppo piccole. «Ed è il punto debole — nota Lovera — perché per compiere passi avanti sono necessapo rie integrazio­ni al fine di disporre di risorse per l’innovazion­e». Questo rappresent­a il fronte strategico a cui guardare. Nel mercato civile si stanno aprendo possibilit­à uniche e c’è una richiesta per attività che però necessitan­o di tecnologie da imbarcare sui droni più avanzate rispetto a quelle disponibil­i. Grandi società, come Eni, Agip, Enel, hanno bisogno di compiere sofisticat­e ricognizio­ni e interventi nei loro impianti che vanno ben oltre il semplice video. «Anzi — aggiunge — sono già attive nel sostenere aziende esterne che offrano soluzioni alternativ­e per manutenzio­ni ora compiute manualment­e

Il boom in Italia

Si è verificato perché l’enac è stato il primo ente a regolament­are il volo nel 2013

da operatori con costi e rischi più elevati». In questa direzione si sta muovendo anche Leonardo che ha creato l’area Unmanned System nella quale troveranno applicazio­ni civili sistemi sviluppati per la difesa, a cui si aggiunge qualche altro buon esempio come Italdron e Mako Shark con il progetto Freebird. «Sono ancora troppoche le aziende produttric­i a livello nazionale — sottolinea Giuseppe Sala, direttore del Dipartimen­to scienze e tecnologie aerospazia­li del Politecnic­o — mentre c’è una forte domanda da parte dei potenziali utilizzato­ri in vari campi industrial­i per monitorare l’ambiente». «Rimangono tuttavia da definire aspetti legati al traffico» conclude Sala. «La loro soluzione è importante per non frenare iniziative preziose per aziende che, se competitiv­e, possono trovare remunerati­vi sbocchi nel mercato internazio­nale stimato da Goldman Sachs in cento miliardi di dollari».

Il mercato mondiale Secondo Goldman Sachs questa industria vale già nel mondo cento miliardi di dollari

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Le promesse dei droni per la logistica sono sostenute anche da colossi come Amazon

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