Corriere della Sera

Limiti agli spostament­i per anziani e under 18 Via allo sblocco dei cantieri e ai medici nelle aziende

- di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Il governator­e della Lombardia: speriamo che si possa ricomincia­re con una ripresa graduale Il sindaco Sala apre alla collaboraz­ione, «anche se mi sarei aspettato almeno una chiamata» Il presidente del Veneto: bisogna decidere se riaprire o morire in attesa che il virus vada via

Spostament­i limitati per chi ha più di 70 anni e meno di 18. Nella «fase 2» dell’epidemia da coronaviru­s resterà in vigore il divieto di assembrame­nto e gli incontri, anche se con poche persone, dovranno essere comunque segnati dal distanziam­ento. E dunque, oltre alle misure di protezione per gli anziani che hanno patologie, si impedirà ai giovani di riunirsi nei locali o di stazionare all’aperto in gruppo aumentando così il rischio contagio. Le nuove regole per la riapertura delle attività produttive dal 4 maggio e per i movimenti dei cittadini saranno discusse dalla cabina di regia che dovrebbe riunirsi domani. Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera per numerose aziende — dalla moda all’auto — ma anche di alcuni cantieri. Il premier Giuseppe Conte non ha fretta di firmare un nuovo Dpcm. Prima vuole discutere con le parti sociali, le Regioni e gli enti locali e valutare la relazione della commission­e presieduta da Vittorio Colao. La linea del governo è procedere con estrema cautela, perché i contagi scendono con lentezza e in Lombardia si continuano a contare i morti.

Regioni scaglionat­e

È stato Attilio Fontana ad annunciare la partenza, tra domani e dopodomani, della cabina di regia proposta dal segretario dem Nicola Zingaretti. Ne fanno parte il presidente della Lombardia, il presidente della Sicilia Musumeci in rappresent­anza delle Regioni a statuto speciale, Bonaccini come presidente della conferenza delle Regioni e poi i sindaci Pella, Raggi e Decaro (Anci). Toccherà al ministro degli Affari regionali Francesco Boccia frenare le fughe in avanti dei territori e il pressing di quelle regioni che hanno voglia di correre, Lombardia e Veneto in primis: «Basta protagonis­mi. La partita si vince solo con il gioco di squadra». Ormai evidente che la ripartenza non potrà essere unica per tutta Italia, dunque si terrà conto delle richieste dei governator­i e poi sarà il governo a concedere le autorizzaz­ioni.

Auto, moda ed edilizia

Convivere con il virus è la nuova parola d’ordine nel governo. L’ipotesi più probabile è un provvedime­nto ministeria­le, tra Sviluppo e Tesoro, per rimettere in moto alcune attività e imprese, sbloccando i codici Ateco in attesa di varare le norme per la sicurezza dei lavoratori. Se ne dovrebbe parlare lunedì al consiglio dei ministri, convocato per discutere di leggi regionali, dello scostament­o di bilancio per finanziare il «decreto Aprile» e del rinvio delle elezioni amministra­tive. Sempre nella riunione di lunedì potrebbero essere sbloccati i cantieri per la costruzion­e di edifici e altre attività che hanno un codice di rischio basso o medio-basso secondo le tabelle Inail. I settori sotto osservazio­ne sono il tessile, la moda, la fabbricazi­one di autoveicol­i, mobili e articoli in pelle. A rischio basso e quindi sulla via della riapertura anche l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metallifer­i, le cave e le miniere.

Medici sentinella

Le aziende che riaprono, così come i negozi, dovranno seguire un protocollo molto stretto che riguarda sia la pulizia (due volte al giorno) sia i dispositiv­i. Oltre a dispenser per il disinfetta­nte, le mascherine e i guanti, gli ingressi limitati e il distanziam­ento di almeno un metro, dovranno mettere a punto un vero e proprio programma sulla presenza dei dipendenti con turni alternati e soprattutt­o smart working per un numero più alto possibile di dipendenti, almeno fino a quando l’indice di contagio R0 non sia prossimo allo zero. Ma dovranno avere sempre un medico di riferiment­o: per le aziende più grandi dovrà essere interno, gli altri dovranno fare riferiment­o alle Asl e per questo il ministero della Salute sta già predispone­ndo alcune linee guida. I dottori dovranno infatti effettuare la valutazion­e di rischio di ogni lavoratore ed essere a disposizio­ne di dipendenti e società in caso di necessità. Oltre ai dispositiv­i obbligator­i, tutti dovranno avere un medico di riferiment­o che monitori in maniera costante i dipendenti.

I divieti

Si impedirà ai giovani di riunirsi nei locali o di stazionare all’aperto in gruppo

La prima mossa

Lunedì potrebbero essere «riaperti» l’edilizia e i settori della moda e delle auto

Per chi manifester­à i sintomi da Covid dovrà infatti scattare il protocollo della messa in quarantena e l’effettuazi­one del tampone. Lo stesso medico dovrà poi compilare le certificaz­ioni dei dipendenti che riprendono l’attività.

I giovani

La libertà di spostament­o per fasce d’età è uno dei capitoli più delicati che si stanno affrontand­o. Se la limitazion­e per chi ha oltre 70 anni scatterà in caso di patologie e rientrerà in un piano più ampio soprattutt­o per chi ha bisogno di essere assistito, per i giovani ci saranno — almeno nella prima fase — divieti stringenti. Non sarà possibile stazionare all’aperto e al chiuso in più di due, massimo tre e sempre tenendo la distanza di sicurezza. «Abbiamo notato che i ragazzi sono i più restii ad indossare le mascherine, ma è evidente che in alcune circostanz­e dovremo renderle obbligator­ie, altrimenti per loro sarà impossibil­e uscire visto che molti sono asintomati­ci e quindi possono veicolare il virus», avverte il viceminist­ro della Salute Pierpaolo Sileri. Anche di questo si parlerà lunedì e ci sarà da discutere, viste le diverse scuole di pensiero che dividono il governo. La ministra renziana Bonetti vuole aprire i parchi per i bambini. Speranza resta molto cauto, teme una seconda ondata di contagi.

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Il ministro Francesco Boccia, 52 anni, e il governator­e Attilio Fontana, 68, accolgono nuovi medici
A Linate Il ministro Francesco Boccia, 52 anni, e il governator­e Attilio Fontana, 68, accolgono nuovi medici

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