Corriere della Sera

La ripresa in 4 D Il piano della Lombardia per far riprendere le attività a maggio

- Stefania Chiale

MILANO Il governator­e Attilio Fontana l’ha chiamata «la via lombarda per la libertà»: un’indicazion­e di rotta, più che un programma, per riaprire le attività dal 4 maggio. Una svolta imprevista — dopo oltre un mese di vita sospesa, tra il dolore dei troppi decessi e l’altalena dei contagi — da parte della stessa Regione che fino a qualche giorno fa chiedeva al governo il massimo rigore sulle chiusure. E che oggi conta un terzo dei contagiati d’italia. Dalle imprese ai trasporti, dall’università ai servizi per il cittadino, si studiano gli accorgimen­ti per adeguarsi alla «nuova normalità».

Per il 4 maggio la Regione chiederà al governo di dare il via libera alle attività nel rispetto di quelle che la Giunta ha sintetizza­to in uno slogan facile da ricordare: le «4 D». Distanza di sicurezza di un metro tra le persone; Dispositiv­i, ovvero obbligo di mascherina per tutti; Digitalizz­azione, obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere; Diagnosi, perché dal 21 aprile inizierann­o i test sierologic­i grazie agli studi in collaboraz­ione con il San Matteo di Pavia.

Non si parla, precisa il Pirellone, delle attività produttive, di competenza del governo, ma di quelle ordinarie. Mentre la task force guidata da Vittorio Colao pensa a come riattivare il Paese, Regione Lombardia se n’è fatta una propria: una cabina di regia tripartita per «la fase 2», dopo la lunga chiusura forzata per limitare la pandemia di Covid-19. Riunisce il mondo universita­rio, i capigruppo di maggioranz­a e opposizion­e in Consiglio regionale e gli oltre 30 soggetti che già fanno parte del Patto per lo sviluppo economico lombardo: organizzaz­ioni economiche, sindacali, profession­ali e sociali. Molti tra loro — su tutti, la Cgil — hanno accolto con non poco stupore e qualche preoccupaz­ione l’annuncio di questa nuova «via per la libertà».

L’amministra­zione regionale punta a una «nuova normalità» tra poco più di due settimane Una cabina di regia con politici, mondo universita­rio e parti sociali gestirà la ripartenza La collaboraz­ione con il Policlinic­o San Matteo di Pavia per individuar­e chi non rischia di ammalarsi

 ??  ?? Controlli Poliziotte in Galleria Vittorio Emanuele a Milano durante i controlli per verificare le giustifica­zioni da parte dei cittadini per spostarsi in città. Nel merito, ogni Regione è intervenut­a con proprie ordinanze
Controlli Poliziotte in Galleria Vittorio Emanuele a Milano durante i controlli per verificare le giustifica­zioni da parte dei cittadini per spostarsi in città. Nel merito, ogni Regione è intervenut­a con proprie ordinanze
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