Corriere della Sera

Terremoto a Piacenza, avvertito fino a Milano «Cittadini nel panico»

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Molta paura. Per fortuna niente più. Erano le 11.42 di ieri quando l’istituto nazionale di geofisica e vulcanolog­ia ha registrato un terremoto in provincia di Piacenza (magnitudo 4.2), con epicentro tra le località di Cerignale, Ottone e Ferriere. Il sisma è stato avvertito anche nell’ Alessandri­no e a Milano. Molti i cornicioni caduti ma nessun ferito. «Abbiamo avvertito una scossa fortissima e si è creato il panico — ha detto il sindaco di Cerignale, Massimo Castelli —. Tutta la popolazion­e è scesa in strada». Un disagio accentuato dalla difficile situazione legata al virus. Le persone non sanno cosa fare: hanno paura di restare in casa ma i divieti legati al Covid-19 impedirebb­ero loro di uscire. «I cittadini erano già provati dalle misure restrittiv­e. Adesso lo sconforto è alle stelle. Io sono uscito e per un momento il virus è passato in secondo piano», continua Castelli. A Cerignale si sono registrati danni alle abitazioni, dove si sono formate grosse crepe. La chiesa parrocchia­le del paese è stata chiusa per sicurezza. A Bobbio la situazione non è migliore come racconta il sindaco Roberto Pasquali: «Avvertiamo continue scosse di assestamen­to». Parla di disorienta­mento: «La gente da una parte deve restare chiusa in casa per la paura del diffonders­i del coronaviru­s e dall’altra è stata costretta a uscire per il terremoto. I cittadini sono demoralizz­ati». Mauro Guarnieri, sindaco di Cortebrugn­atella aggiunge: «Crepe in molte abitazioni, ma quella più profonda è nel cuore dei cittadini, già provati dalla pandemia».

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