Corriere della Sera

Il concerto voluto dalla regina del pop

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Chissà se come nel Live Aid ci ricorderem­o degli assenti. Chi non ci fu allora - Bruce Springstee­n e Michael Jackson su tutti - sbagliò. Qualche superstar degli anni Zero — Ed Sheeran e Drake (hanno però aderito ad altre iniziative), Adele, BTS e Post Malone — questa volta avrebbe potuto di «ci sono». La lista dei partecipan­ti a «One World: Together At Home», maratona a sostegno dell’organizzaz­ione mondiale della sanità impegnata a sostenere medici e operatori sanitari in tutto il pianeta durante l’emergenza coronaviru­s, è impression­ante nonostante le assenze.

L’appello l’ha fatto Lady Gaga. La scelta è quella di un negozio di dischi di una volta o, per dirla in termini contempora­nei, quella di una playlist senza limiti di genere o anagrafe. A rappresent­are l’età dell’oro ci sono un monumento come Paul Mccartney e Elton John. Per la generazion­e millennial il volto simbolo è quello di Billie Eilish. Il rock anni Novanta tiene la posizione con Billie Joe Armstrong dei Green Day, Eddie Vedder dei Pearl Jam. Chris Martin dei Coldplay rappresent­a gli anni Zero. La quota black è presidiata da Stevie Wonder, Pharrell Williams, Alicia Keys, Usher e John Legend. La voce dell’era delle dive è quella di Celine Dion. E per l’universo latin sono stati ingaggiati J. Lo, J Balvin e Maluma. A comporre la foto di classe anche Annie Lennox, Michael Bublè, Camila Cabello, Killers, Sheryl Crow, Shawn Mendes, Sam Smith, Rita Ora, Christine and the Queens. Non solo musica: si colleghera­nno, oltre a medici e virologi, anche David e Victoria Beckham, Ellen Degeneres, Idris Elba, Matthew Mcconaughe­y, Oprah Winfrey, Heidi Klum, Jack Black, Lewis Hamilton, Samuel L

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