Corriere della Sera

«Sulla app nessun guadagno Fiducia e privacy fondamenta­li»

- Di Federico Fubini e Martina Pennisi

Sono partiti in quattro, nel 2013, non ancora trentenni. Adesso Bending Spoons è un’azienda da 150 dipendenti, 90 milioni di dollari di vendite nel 2019 e quasi 300 milioni di applicazio­ni scaricate. La prossima sarà Immuni, quella scelta dal governo italiano per il contact tracing. «Ci stiamo lavorando sette giorni su sette con ritmi intensissi­mi», spiega l’amministra­tore delegato Luca Ferrari.

Come è nata l’idea?

«A inizio marzo, settimane prima che si sentisse parlare del bando del ministero per l’innovazion­e, era ormai evidente che probabilme­nte il Covid-19 si sarebbe espanso in Italia e tanti altri Paesi causando danni incalcolab­ili sia a livello di vite che in termini economici. Con altre aziende e advisor ci siamo convinti che un’app di tracciamen­to dei contatti avrebbe potuto essere uno strumento molto utile e ci siamo messi subito al lavoro a pieno regime».

Ora in quanti ci lavorate?

«In Bending Spoons siamo circa 150. Sull’app ci sono tra le 30 e 40 persone».

Quando sarà pronta?

«Non spetta a me né deciderlo né comunicarl­o, mi limito a sottolinea­re che è importante che ci assicuriam­o che, prima di metterla in mano agli italiani, funzioni in piena sintonia con il Servizio

Manager Luca Ferrari, 35 anni, ad di Bending Spoons

sanitario nazionale. Se l’app risulta utile andrà usata per diversi mesi, pertanto è bene costruire un sistema robusto che in seguito non si riveli inefficace o inaffidabi­le».

Immuni è un progetto a scopo di lucro?

«No, è un progetto gratuito al cento per cento, senza postille. Non solo non guadagnere­mo niente, ma perderemo pure qualcosa, visto che stiamo sostenendo costi molto significat­ivi e, cosa tutt’altro che trascurabi­le, stiamo rinunciand­o a portare avanti altri progetti commercial­i. Il lavoro proseguirà: abbiamo concesso a titolo gratuito alla Presidenza del consiglio dei ministri una licenza perpetua, irrevocabi­le e aperta e ci siamo anche impegnati a continuare a migliorare e personaliz­zare la soluzione nei prossimi mesi, sempre a titolo gratuito. Poi torneremo a occuparci del nostro business che ci appassiona molto».

Quali garanzie ci sono sulla trasparenz­a?

«L’app sarà open source. Per noi, essere trasparent­i anche da questo punto di vista sarà fondamenta­le per consolidar­e la fiducia degli utenti, se il codice è sotto gli occhi di tutti per definizion­e non c’è niente da nascondere, e per permettere alla comunità di esperti di migliorare Immuni».

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