La raccolta fondi verso quota 3 milioni Ecco i primi interventi
Sei posti letto di terapia intensiva e un progetto di ricerca per stanare gli effetti devastanti del Covid-19. La macchina della solidarietà «Un aiuto contro il coronavirus», avviata da Corriere della Sera, La7 e La Gazzetta dello Sport, macina altri traguardi. Grazie a tutti. I sei posti letto, per un costo totale di 297.600 euro, sono destinati al Covid Hospital di Schiavonia, in provincia di Padova, l’ospedale che accolse Adriano, il 77enne di Vo’ Euganeo prima vittima italiana del Covid. Il progetto di ricerca, finanziato con 61.490 euro, è stato avviato dall’istituto Mario Negri di Bergamo, diretto dal professor Giuseppe Remuzzi, per studiare un aspetto ancora poco conosciuto del Sarscov-2: il grave danno provocato alle cellule endoteliali dei vasi sanguigni, con conseguente disfunzione della coagulazione e formazione di trombi.
Prima di queste due donazioni «Un aiuto contro il coronavirus» aveva già stanziato 247 mila euro per l’ospedale Sacco di Milano, 500 mila ciascuno per il Niguarda e per la Fondazione Buzzi di Milano, 300 mila per gli Spedali di Brescia.
Ieri la raccolta fondi ha raggiunto la cifra di 2.906.653,13 euro. Nuove destinazioni sono in programma e ne daremo conto.
È possibile effettuare bonifici bancari sul conto 55000/1000/172051 presso Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore Milano Città intestato a «UN AIUTO CONTRO IL CORONAVIRUS». Il codice Iban è IT09Q0306909606100000172 051. In alternativa si può inserire il codice semplificato 9764 nel campo beneficiario per versamenti senza commissioni da Intesa Sanpaolo. Dall’estero può utilizzare lo stesso Iban con il codice BIC/ swift: BCI TIT MM.
Per le erogazioni finalizzate a finanziare interventi per sconfiggere il Covid-19 spetta una detrazione fiscale pari al 30 per cento per un importo non superiore a trentamila euro.