«Sono tornato e ho imparato tanto Era un dovere»
Germano Zampa , 70 anni, è stato un punto di riferimento dell’oncologia a Civitavecchia. È andato in pensione cinque mesi fa, è rientrato in ospedale per curare chi è stato colpito dal coronavirus. «Ho deciso di tornare in servizio per questa emergenza. Non potevo starmene con le mani in mano, ho sentito il dovere di rispondere a questa chiamata». Precisa subito che non si era mai occupato di malattie infettive, «i colleghi sono infinitamente più bravi di me, io posso dare loro soprattutto un supporto psicologico». Ma non si è tirato indietro, «settimane intense a imparare anche cose nuove nel reparto di medicina dedicato ai Covid positivi». Da qualche giorno è in un periodo di pausa, ha fatto il tampone, è risultato negativo ed è pronto a tornare in corsia. Questa volta gli piacerebbe essere destinato in oncologia, dove è stato direttore fino allo scorso novembre, perché anche lì in questo momento c’è bisogno. «In questo periodo si continua a morire anche di altre malattie — aggiunge —. È giusto dare massima attenzione a questo virus, ma ritengo che anche gli altri pazienti non debbano essere trascurati, soprattutto quelli fragili come chi è malato di tumore». Anche se era andato in pensione da pochi mesi non ha avuto nessuna esitazione. Spiega che «è stata soprattutto una curiosità di tipo professionale ma anche umana. Ho pensato: quando mi ricapita un’occasione di questo tipo per conoscere una realtà così diversa, ma anche per dare una mano a chi ha bisogno? E finché riterranno che io possa essere ancora utile, sarò a disposizione».
È giusto dare massima attenzione a questo virus, ma anche gli altri pazienti non devono essere trascurati, soprattutto quelli fragili come chi è malato di tumore