Corriere della Sera

Bobo Vieri «Haaland super vale 200 milioni»

«Ronaldo il Fenomeno è stato il migliore, mi intriga Klopp Il virus? Provo tristezza infinita per tutte le persone scomparse»

- Alessandro Bocci

Ha sfondato le reti, ora sfonda in rete. Christian Vieri conserva lo spirito goliardico di quando è stato il centravant­i che annichiliv­a le difese. L’atletico Madrid lo ha pagato 34 miliardi, la Lazio 55, l’inter 90. E in Nazionale ha segnato 9 gol ai Mondiali come solo Rossi e Baggio. Al tempo del coronaviru­s è diventato un punto di riferiment­o sui social con lunghe e divertenti dirette Instagram in cui ha coinvolto i suoi vecchi compagni. Il successo è assicurato, come quando giocava.

Bobo, partiamo dalla maglia azzurra.

«Per me speciale. Impazzivo quando l’indossavo. Tranne che nelle amichevoli, quelle non mi sono mai piaciute. Da ragazzino, in Australia, avevo due sogni: la serie A e arrivare in Nazionale. Posso dichiararm­i soddisfatt­o».

Nove gol in due Mondiali, Francia e Corea-giappone, è un’impresa.

«Non sono il tipo che vive di rimpianti. Per me i se e i ma non esistono. Quando gli amici raccontano e commentano quello che ho fatto, di solito esco dalla stanza. Mi concentro sul presente. Sono in un’altra fase della vita».

Tra Milano e Miami.

«Ora a Milano, chiuso in casa da 40 giorni per il coronaviru­s. Ma essendo diventato padre per la seconda volta avevo scelto di rimanere in Italia. Poi si vedrà. Mai ipotecare il futuro».

La sua stagione migliore all’inter.

«Sei anni pazzeschi, ho dato tutto e creduto nel progetto. A San Siro c’era un’atmosfera elettrica. Ogni volta che scendevamo in campo per il riscaldame­nto sentivo il calore e l’affetto della gente».

Ha giocato con Ronaldo.

«Il Fenomeno. Per me il miglior centravant­i del mondo, anche fuori dal mondo. Insieme abbiamo passato tre anni fantastici. È stato il primo a fare il doppio passo e correva più forte lui con il pallone che il difensore senza».

Altri centravant­i che le sono piaciuti?

«Prima di Ronie, Van Basten, tecnicamen­te formidabil­e. Poi Vialli e con lui Mancini, anche se Roby non è stato un nove».

E Baggio?

«Lo andavo a vedere in curva Fiesole a Firenze».

Gigi Riva?

«Per me un esempio. Quando sono arrivato in serie A dicevano che assomiglia­vo a lui per la fisicità e la forza del tiro».

Bravo Mancio

Capisco le istanze del calcio, ma adesso è più importante la gente Ho fatto i compliment­i a Mancini, la sua Nazionale gioca veramente bene

Torniamo a Mancini, le piace la sua Italia.

«Era tanto tempo che non vedevo giocare così bene la Nazionale. Gliel’ho sia detto che scritto. C’è confidenza tra noi: all’inter l’ho fatto venire io (ride, ndr). Sa cosa mi piace del Mancio?».

Prego…

«Che esalta le qualità dei giocatori. Vede i giovani e non ha paura a lanciarli, ma al tempo stesso non trascura qualche vecchietto se lo merita».

Lei sarebbe stato il centravant­i perfetto per questa Nazionale.

«Solo perché avrei avuto vent’anni…».

Che ne dice di Immobile e Belotti?

«Ciro è maturato e sta facendo tanti gol. Ora però deve fare uno scatto in avanti con la maglia azzurra e non lo dico per criticarlo. Il Gallo è tosto, ma da uno con le sue qualità mi aspetto 18/20 gol a stagione».

piace? E fuori dall’italia chi le

tutti «Haaland e ha fatto è bene il più a scegliere forte di il Borussia Dortmund, la società migliore per valorizzar­e i ragazzi. Tra un paio d’anni se ne andrà in una grandissim­a squadra per 200 milioni, forse 300».

Due Mondiali, il terzo svanito per poco.

«Lippi nel 2006 mi voleva portare in Germania. Ma avrei dovuto giocare e al Milan stavo in panchina. Così a gennaio ho scelto di trasferirm­i al Monaco, in Francia, però mi sono rotto il ginocchio e tutto è svanito. Il calcio è così».

All’inter è cominciata bene e finita male.

«C’è stata quella brutta storia dei pedinament­i, ma non ho mai fatto niente di sbagliato».

Oggi da chi le piacerebbe farsi allenare?

«Klopp. Mi intriga il suo calcio, veloce e aggressivo. Sta facendo giocare il Liverpool come prima il Borussia Dortmund. Stesso discorso vale per Guardiola».

Ripensa mai al famoso 5 maggio?

«Fa parte del calcio. Si vince e si perde. Quella sconfitta ci ha distrutti perché eravamo stati in testa dall’inizio. E subito dopo, l’italia è stata eliminata al Mondiale dalla Corea. Due botte così ravvicinat­e hanno lasciato il segno. Però sono state anche un incentivo per ripartire meglio».

Adesso, in piena emergenza, è giusto ricomincia­re?

«Capisco le istanze del calcio, che stando fermo ci rimette milioni di euro. Ma in questo momento è più importante la gente. La salute viene prima. Quando il pallone potrà ripartire,lo farà».

Vincerà ancora la Juventus?

«Ne ha messi in fila otto, prima o poi uno lo perderà. È una questione di motivazion­i. Sino adesso non è stata particolar­mente convincent­e, però è in testa in campionato, negli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. E con Cristiano Ronaldo si gioca sempre per vincere».

Che riflession­i sta facendo in questa lunga clausura?

«Provo una tristezza infinita per tutte le persone che sono mancate e che avrebbero meritato un funerale degno con amici e parenti. Purtroppo nessuno si aspettava che il virus fosse così letale, ma gli italiani si stanno comportand­o bene. Siamo forti e orgogliosi e pian piano ne verremo fuori. Sicuro».

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«Il migliore centravant­i con il quale ho giocato». In alto, con la compagna Costanza Caracciolo, dalla quale ha avuto due figlie
(Ap) Ieri e oggi Vieri con Ronaldo: «Il migliore centravant­i con il quale ho giocato». In alto, con la compagna Costanza Caracciolo, dalla quale ha avuto due figlie
 ??  ?? Azzurro Vieri con Mancini: «È un allenatore che sa esaltare i giocatori». In alto, Erling Haaland, 19 anni (Ap, Afp)
Azzurro Vieri con Mancini: «È un allenatore che sa esaltare i giocatori». In alto, Erling Haaland, 19 anni (Ap, Afp)
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