Dai take away all’edilizia La nuova ordinanza di Zaia che anticipa la ripartenza
Via libera da lunedì. Pressing della Toscana sul tessile
Annuncio in diretta Facebook alle ore 13, firma del governatore del Veneto e alle 15 di ieri pomeriggio l’ordinanza numero 42 del 2020 era già in vigore. Luca Zaia ha deciso di dare un’accelerata sulla riapertura di alcune attività economiche e ha allentato i vincoli su alcuni spazi commerciali. Lo ha fatto — ha specificato — anche e soprattutto perché confortato dai dati sulla pandemia da coronavirus in Veneto, dove scendono sotto quota diecimila i positivi e prosegue l’allentamento della pressione su ospedali e terapie intensive. «I veneti — ha detto Zaia — sono stati bravi e io cerco di allentare il più possibile».
Scendendo nel dettaglio, l’ordinanza dà il via libera alla vendita di cibo d’asporto in modalità take away, su ordinazione online o telefonica. Consentito anche il car delivery. Due opportunità che vanno ad affiancare le consegne a domicilio, le uniche possibili fino alle 15 di ieri in Veneto. L’ordinanza regionale allarga anche gli spazi commerciali interessati: non solo pizzerie e ristoranti, ma anche pasticcerie e gelaterie. Uniche regole da rispettare sono l’uso di mascherine, guanti e gel oltre al divieto di consumare per strada. Librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini da 0 a 6 anni ora potranno tenere aperto per tutta la settimana e non più solo per due giorni. Revocato anche l’obbligo di due metri per il distanziamento sociale (si torna a un metro), tolti i vincoli all’accesso ai cimiteri, consentita l’attività edilizia sul patrimonio esistente, via libera alla coltivazione di terreni e di orti e al taglio dei boschi, sbloccate anche le manutenzioni delle imbarcazioni e la sistemazione delle darsene. Una fuga in avanti? Per il governatore del Veneto «assolutamente no». “Nessuna contrapposizione —dice — con quelle che saranno le misure nazionali. Solo il riordino e l’allineamento con altre realtà regionali e con lo stesso Dpcm vigente».
Molte le reazioni contrarie alla decisione di Zaia. La Cgil parla di «insensatezza», la Uil di «avventatezza», mentre il sottosegretario all’interno, il vicentino Achille Variati, usa parole forti: «Quelli che vogliono fare i primi della classe non mi sono mai piaciuti. È ovvio che si sta andando verso la riapertura, ma le fughe in avanti sanno tanto di campagna elettorale». Veemente lo sfogo del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: «Adesso basta con ‘sta storia. Vogliamo precise telefonate da parte del governo e della Regione su certe robe. Vogliamo essere informati prima».
Via libera al cibo da asporto anche in Toscana, dove la Regione ha annunciato che da lunedì le mascherine verranno distribuite solo da farmacie e Comuni «per evitare fenomeni di accaparramento». Il governatore Enrico Rossi preme sul ministero dello Sviluppo economico per una riapertura del settore tessile e della cantieristica per gli yacht.