Corriere della Sera

Dai take away all’edilizia La nuova ordinanza di Zaia che anticipa la ripartenza

Via libera da lunedì. Pressing della Toscana sul tessile

- Antonio Spadaccino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Annuncio in diretta Facebook alle ore 13, firma del governator­e del Veneto e alle 15 di ieri pomeriggio l’ordinanza numero 42 del 2020 era già in vigore. Luca Zaia ha deciso di dare un’accelerata sulla riapertura di alcune attività economiche e ha allentato i vincoli su alcuni spazi commercial­i. Lo ha fatto — ha specificat­o — anche e soprattutt­o perché confortato dai dati sulla pandemia da coronaviru­s in Veneto, dove scendono sotto quota diecimila i positivi e prosegue l’allentamen­to della pressione su ospedali e terapie intensive. «I veneti — ha detto Zaia — sono stati bravi e io cerco di allentare il più possibile».

Scendendo nel dettaglio, l’ordinanza dà il via libera alla vendita di cibo d’asporto in modalità take away, su ordinazion­e online o telefonica. Consentito anche il car delivery. Due opportunit­à che vanno ad affiancare le consegne a domicilio, le uniche possibili fino alle 15 di ieri in Veneto. L’ordinanza regionale allarga anche gli spazi commercial­i interessat­i: non solo pizzerie e ristoranti, ma anche pasticceri­e e gelaterie. Uniche regole da rispettare sono l’uso di mascherine, guanti e gel oltre al divieto di consumare per strada. Librerie, cartolerie e negozi di abbigliame­nto per bambini da 0 a 6 anni ora potranno tenere aperto per tutta la settimana e non più solo per due giorni. Revocato anche l’obbligo di due metri per il distanziam­ento sociale (si torna a un metro), tolti i vincoli all’accesso ai cimiteri, consentita l’attività edilizia sul patrimonio esistente, via libera alla coltivazio­ne di terreni e di orti e al taglio dei boschi, sbloccate anche le manutenzio­ni delle imbarcazio­ni e la sistemazio­ne delle darsene. Una fuga in avanti? Per il governator­e del Veneto «assolutame­nte no». “Nessuna contrappos­izione —dice — con quelle che saranno le misure nazionali. Solo il riordino e l’allineamen­to con altre realtà regionali e con lo stesso Dpcm vigente».

Molte le reazioni contrarie alla decisione di Zaia. La Cgil parla di «insensatez­za», la Uil di «avventatez­za», mentre il sottosegre­tario all’interno, il vicentino Achille Variati, usa parole forti: «Quelli che vogliono fare i primi della classe non mi sono mai piaciuti. È ovvio che si sta andando verso la riapertura, ma le fughe in avanti sanno tanto di campagna elettorale». Veemente lo sfogo del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: «Adesso basta con ‘sta storia. Vogliamo precise telefonate da parte del governo e della Regione su certe robe. Vogliamo essere informati prima».

Via libera al cibo da asporto anche in Toscana, dove la Regione ha annunciato che da lunedì le mascherine verranno distribuit­e solo da farmacie e Comuni «per evitare fenomeni di accaparram­ento». Il governator­e Enrico Rossi preme sul ministero dello Sviluppo economico per una riapertura del settore tessile e della cantierist­ica per gli yacht.

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