Corriere della Sera

Indovina chi viene all’evento

Virtuali, immersivi, in streaming: gli appuntamen­ti per il lancio di brand o collezioni sono cambiati «Esserci» non è più la parola d’ordine

- Di Michela Proietti

L’esperta di tendenze olandese Li Edelkoort lo ha previsto sulla rivista economica Quartz: «Chiunque abbia ancora in mente di organizzar­e eventi pubblici nei prossimi mesi, dovrà trovare modi innovativi per comunicare». La riflession­e ha confermato i dubbi delle agenzie di comunicazi­one: quando l’emergenza virus sarà finita, tornerà tutto come prima? Saremo di nuovo pronti a baci, abbracci ed eventi da 500 persone? Difficile fare previsioni definitive per settembre, ma nel frattempo si cercano strategie e forse soluzioni.

Filippo Richeri Vivaldi Pasqua, socio di Fasten Seat Belt, agenzia di eventi nel mondo del lusso, punta a trasformar­e le difficoltà in opportunit­à. «La dimostrazi­one ci è arrivata già dall’ultima Fashion Week, con il live streaming di Armani. Nel frattempo abbiamo creato conferenze digitali, appuntamen­ti commercial­i e presentazi­oni ai buyer virtuali: tecnologie che anche quando tutto tornerà alla normalità potrebbero marciare in coppia con gli strumenti tradiziona­li». Proprio la Edelkoort ha parlato di una recessione mai sperimenta­ta prima, «ma che alla fine permetterà all’umanità di ripristina­re i suoi valori». Lo sviluppo di strategie alternativ­e potrebbe andare nella direzione di una democratiz­zazione della moda, fino ad oggi chiusa ai non addetti ai lavori. «Stiamo già lavorando alla preparazio­ne di showroom interattiv­i e navigabili, con foto di prodotti in 3D e, grazie a tecnologie di co-browser, schede dedicate ai buyer. Anche quando si ripartirà i nostri clienti avranno a disposizio­ne contenitor­i virtuali dove mostrare a tutti le collezioni in anteprima».

Il drink digitale

Uno spostament­o sull’asse del virtuale, mentre prima la parola d’ordine era esserci. E una grande scommessa: essere ugualmente attraenti per i partecipan­ti. «Abbiamo predispost­o dei metodi per mantenere un alto livello di engagement, come risposte multiple e piccole attività ludiche legate ai brand». Dove c’erano le passerelle e gli showroom — sfondi perfetti per quel rito fatto di collezioni e pubbliche relazioni —, l’agenzia ha immaginato tour virtuali e video immersivi capaci di trasportar­e in posti lontani attraverso videomasch­erine e invitare a una degustazio­ne con chef e mixologist grazie a video tutorial e Podcast.

Nel frattempo, in un’ottica di responsabi­lità sociale, l’agenzia è impegnata in attività di solidariet­à insieme al Comune di Milano: dal servizio biblioteca a domicilio a quello di consegna della spesa. Tutto per «restituire» quello che Milano ha offerto al mondo della moda. «Lo shock del sistema durerà almeno 4 mesi e le persone si abituerann­o a usare strumenti diversi. Si tornerà prima o poi alla normalità, ma oggi non ci sono alternativ­e di business».

Il nuovo storytelli­ng è fatto degli stessi attori ma con mezzi e tempi nuovi. «Lavoriamo persino più di prima – spiega Emanuela Schmeidler, fondatrice della omonima agenzia milanese —, solo che cambia il modo: abbiamo consultato il customer relationsh­ip management e mandato filmati e newsletter ai clienti finali, per incentivar­e l’online. Inoltre abbiamo sostenuto progetti charity come quello Cesvi e Trussardi». Le piattaform­e social come House Party aiutano a rimanere connessi. «Tra le nostre iniziative virtuali c’è #Sparklingf­riends, una serie di videoconve­rsazioni con la cantina Ca’del Bosco: gli ospiti hanno conversato su arte e futuro davanti a un bicchiere di vino».

Vecchio e nuovo

La percezione è che il vecchio mondo non sia sostituibi­le, ma il nuovo lo completi. «Questo momento ci mostra una maniera diversa di lavorare, ma il brain storming e l’elemento sorpresa che porta con sé è insostitui­bile: la comunicazi­one vive di quella che io chiamo “intuizione animalesca” che uno scenario virtuale non può garantire». Sullo sfondo c’è il recupero di un orgoglio italiano. «Vedo dei brand che stanno comunicand­o molto bene: penso a Tod’s e alla narrativa dell’artigianat­o e a J. W. Anderson che ha valorizzat­o l’importanza del broadcast».

L’evento taylor made diventerà quasi la regola: Manuel Bogliolo e Federica Fumagalli dell’agenzia Mbprojects specializz­ata in eventi su misura, insistono sul valore di un nuovo metodo. «La nostra strategia si è sempre basata sulla selezione degli interlocut­ori ». I social si confermano determinan­ti: l’agenzia ha lanciato l’hashtag #vacanzeita­liane

Contenitor­i

«Stiamo già lavorando a showroom interattiv­i e navigabili con foto di prodotti in 3D»

Storytelli­ng

«Invece di invitare 150 persone scenderemo a 10: raccontere­mo meglio il prodotto»

per creare un dialogo con i protagonis­ti del lifestyle e dare il volano a quelle che ormai tutti chiamano le vacanze di prossimità, vicine a casa. «Uno scambio virtuale di emozioni che genera engagement e rilancia il Paese». Il concetto di massa cede il passo al singolo. «Invece di invitare 150 ospiti ne chiameremo 10, alle quali potremo raccontare meglio il nostro prodotto. Oggi non conta più quante persone conosci, ma quanto quella persona incontrata è interessan­te per te».

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2 Manichini che simulano le tre dimensioni di vestibilit­à dei capi: un modo futuribile di fare presentazi­oni senza modelli in carne o ossa 4 Uno scenario tridimensi­onale esperenzia­le dove simulare le attività proposte in modo virtuale
5 Brindisi virtuale: la video-room #Sparklingf­rie nds di Ca’ del Bosco su House Party. Dall’alto in senso orario Paolo Stella, Claudio Costamagna, Pietro e Camilla Valsecchi e Maurizio Zanella
1 e 3 Portali virtuale per entrare in una stanza di realtà aumentata 2 Manichini che simulano le tre dimensioni di vestibilit­à dei capi: un modo futuribile di fare presentazi­oni senza modelli in carne o ossa 4 Uno scenario tridimensi­onale esperenzia­le dove simulare le attività proposte in modo virtuale 5 Brindisi virtuale: la video-room #Sparklingf­rie nds di Ca’ del Bosco su House Party. Dall’alto in senso orario Paolo Stella, Claudio Costamagna, Pietro e Camilla Valsecchi e Maurizio Zanella
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