L’ipotesi ecobonus al 120% per salvare l’edilizia
Inodi ancora restano. Dal reddito di emergenza, cioè per 3 mesi un bonus da 400 (a persona) a 800 euro (per nucleo famigliare) a chi non ha altri tipi di sostentamento e un indicatore Isee al di sotto dei 15 mila euro, magari integrandolo anche con il reddito di cittadinanza: misura che ancora vede dubbiosa una parte della maggioranza (Italia Viva soprattutto) che la giudica troppo assistenzialista. C’è poi la questione dell’ingresso dello Stato nelle aziende medio-grandi che le renderebbe «statali» al 49% con Italia Viva contraria e i Cinque Stelle favorevoli. Il decreto economico ormai ribattezzato decreto Maggio continua a faticare prima di vedere la luce. La maxi manovra da 55 miliardi per sostenere lavoratori, aziende e famiglie travolti dall’emergenza coronavirus, è attesa nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri, ma i nodi da sciogliere sono ancora molti, tra cui quello delle coperture. Dopo l’ennesima lunga giornata di riunioni tra il premier Giuseppe Conte e i suoi ministri, salgono a 14 i miliardi destinati alla cassa integrazione estesa di altre 9 settimane, fino ad un totale di 18. Confermato il prolungamento di Naspi e disoccupazione. Il punto resta l’accelerazione dei meccanismi per far arrivare il prima possibile bonus e indennità. In quest’ottica, arriva fino a 1.000 euro nel mese di maggio il bonus a professionisti e partite Iva che hanno subito un calo del reddito di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020. Confermati gli altri bonus Inps da 600 euro per chi lo ha già ottenuto (ma non ancora ricevuto) e si pensa ad un bonus ad hoc di 1.000 euro per gli stagionali. Prolungato di altri tre mesi (fino a metà agosto) il divieto di licenziamento con la possibilità per i datori di lavoro di riassumere senza oneri ed usufruire della cig. Spunta inoltre l’ipotesi di un eco e un sisma bonus al 120% per sostenere l’edilizia. La proposta del ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli potrebbe applicarsi ai lavori dal 2020 al 2022. Dal lato famiglia, raddoppia il bonus babysitter con 1.200 euro per aprile e maggio, da spendere anche per centri estivi e altri servizi per l’infanzia. Confermati altri 15 giorni di congedo parentale retribuito (al 50%) fino al 30 settembre, e altri 12 per chi usufruisce della legge 104. Si aggiungono aiuti per chi era stato «dimenticato» dagli scorsi decreti come il bonus fino a 600 euro per colf e badanti. E vista la grave crisi del turismo, il governo ipotizza un voucher per le vacanze in Italia: fino a 500 euro per famiglia da spendere in una località italiana.