Limiti e divisioni SULLE SPIAGGE tra gli ombrelloni
Cinque metri fra ogni fila di lettini e sdraio Bagni sanificati e steward per i controlli I braccialetti per limitare gli accessi
T ra le file di sdraio e lettini dovrà esserci una distanza di 5 metri, tra gli ombrelloni bisognerà invece prevedere 4 metri e mezzo. Eccola la spiaggia ai tempi del coronavirus immaginata dagli scienziati. Le regole sono arrivate, entro la fine della settimana il governo le discuterà con i gestori per mettere a punto quelle linee guida che nei prossimi mesi consentiranno agli italiani di andare al mare. Misure strettissime che già provocano la protesta dei gestori degli stabilimenti balneari, preoccupati da una crisi del turismo che rischia di diventare devastante per chi ha poco spazio a disposizione e potrebbe non arrivare nemmeno al pareggio dei costi. Ognuno potrà gestire gli spazi e inventare soluzioni alternative ma su alcune disposizioni non ci saranno deroghe. E i controlli sulle spiagge libere saranno affidati a vigili e steward. Al anche i giovani dovranno mantenere le distanze sia sull’arenile sia presso i chioschi. In numerosi punti dello stabilimento dovranno essere sistemati i dispenser per il disinfettante e i rubinetti dove lavarsi le mani e gli addovranno poi provvedere alla igienizzazione.
Cibo da asporto
I ristoranti sulla spiaggia e i bar dovranno seguire le stesse regole degli altri locali pubblici. E dunque se sarà possidunque mantenere il distanziamento tra i tavoli si consentirà ai clienti di sedersi, altrimenti si potrà soltanto prendere il cibo e consumarlo vicino al proprio ombrellone. I servizi di pulizia dovranno essere costanti e garantire lo svuotadetti mento dei cestini.
Spiagge libere e scogli
Non sarà consentito alcun tipo di assembramento né sulle spiagge libere, né sugli scogli. Anche in questo caso si dovrà mantenere la distanza di sicubile rezza. Alcune regioni si stanno organizzando con controlli affidati ai droni, ma è possibile che basti la sorveglianza della polizia locale per impedire che si creino situazioni di rischio.
Braccialetti e app
Fissate le misure indispensabili, ognuno si organizzerà per sfruttare al meglio le potenzialità del proprio territorio. Sul litorale del Lazio alcuni gestori stanno pensando a un’applicazione da scaricare sullo smartphone per prenotare la prima postazione libera e un a «braccialetto» che segnali grazie a un allarme eventuali assembramenti. In Liguria è stato invece deciso di contare su un numero consistente di steward, persone che controllino gli accessi come avviene negli stadi. In Campania, per aumentare la capienza lì dove la spiaggia è stretta oppure nei luoghi più impervi, si pensa di creare delle piattaforme galleggianti gestite direttamente dagli stabilimenti che possano ospitare 2/3 persone con lettini e protezione per il sole.
Le piscine
Chi preferisce andare in piscina dovrà seguire le stesse regole sul distanziamento, così come resta obbligatoria la sanificazione di bagni, spogliatoi e docce. E dove non si garantirà la sicurezza, sarà vietato l’ingresso nelle strutture.