Corriere della Sera

Limiti e divisioni SULLE SPIAGGE tra gli ombrelloni

Cinque metri fra ogni fila di lettini e sdraio Bagni sanificati e steward per i controlli I braccialet­ti per limitare gli accessi

- Di Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it

T ra le file di sdraio e lettini dovrà esserci una distanza di 5 metri, tra gli ombrelloni bisognerà invece prevedere 4 metri e mezzo. Eccola la spiaggia ai tempi del coronaviru­s immaginata dagli scienziati. Le regole sono arrivate, entro la fine della settimana il governo le discuterà con i gestori per mettere a punto quelle linee guida che nei prossimi mesi consentira­nno agli italiani di andare al mare. Misure strettissi­me che già provocano la protesta dei gestori degli stabilimen­ti balneari, preoccupat­i da una crisi del turismo che rischia di diventare devastante per chi ha poco spazio a disposizio­ne e potrebbe non arrivare nemmeno al pareggio dei costi. Ognuno potrà gestire gli spazi e inventare soluzioni alternativ­e ma su alcune disposizio­ni non ci saranno deroghe. E i controlli sulle spiagge libere saranno affidati a vigili e steward. Al anche i giovani dovranno mantenere le distanze sia sull’arenile sia presso i chioschi. In numerosi punti dello stabilimen­to dovranno essere sistemati i dispenser per il disinfetta­nte e i rubinetti dove lavarsi le mani e gli addovranno poi provvedere alla igienizzaz­ione.

Cibo da asporto

I ristoranti sulla spiaggia e i bar dovranno seguire le stesse regole degli altri locali pubblici. E dunque se sarà possidunqu­e mantenere il distanziam­ento tra i tavoli si consentirà ai clienti di sedersi, altrimenti si potrà soltanto prendere il cibo e consumarlo vicino al proprio ombrellone. I servizi di pulizia dovranno essere costanti e garantire lo svuotadett­i mento dei cestini.

Spiagge libere e scogli

Non sarà consentito alcun tipo di assembrame­nto né sulle spiagge libere, né sugli scogli. Anche in questo caso si dovrà mantenere la distanza di sicubile rezza. Alcune regioni si stanno organizzan­do con controlli affidati ai droni, ma è possibile che basti la sorveglian­za della polizia locale per impedire che si creino situazioni di rischio.

Braccialet­ti e app

Fissate le misure indispensa­bili, ognuno si organizzer­à per sfruttare al meglio le potenziali­tà del proprio territorio. Sul litorale del Lazio alcuni gestori stanno pensando a un’applicazio­ne da scaricare sullo smartphone per prenotare la prima postazione libera e un a «braccialet­to» che segnali grazie a un allarme eventuali assembrame­nti. In Liguria è stato invece deciso di contare su un numero consistent­e di steward, persone che controllin­o gli accessi come avviene negli stadi. In Campania, per aumentare la capienza lì dove la spiaggia è stretta oppure nei luoghi più impervi, si pensa di creare delle piattaform­e galleggian­ti gestite direttamen­te dagli stabilimen­ti che possano ospitare 2/3 persone con lettini e protezione per il sole.

Le piscine

Chi preferisce andare in piscina dovrà seguire le stesse regole sul distanziam­ento, così come resta obbligator­ia la sanificazi­one di bagni, spogliatoi e docce. E dove non si garantirà la sicurezza, sarà vietato l’ingresso nelle strutture.

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