La voce del 113 «Lucida e calma anche nei casi più complicati»
Tutta la vita in prima linea «Cuore grande e generosità»
Se lo ricordano in tanti Lorenzo Facibeni, vigile del fuoco romagnolo, 52 anni, morto sabato all’ospedale Bufalini di Cesena. Se lo ricordano i terremotati che aveva soccorso in Umbria e nelle Marche nel 1997, all’aquila nel 2009 e nel Centro Italia nel 2016. Senza contare gli interventi nell’emilia alluvionata e alle pendici dell’etna in eruzione. Sposato, tre figlie, speleologo, addestramento da elisoccorritore, era volontario della Croce bianca e in parrocchia. «Era un pompiere dal cuore grande» dicono ora sgomenti al comando generale dei vigili.
Maria Sparagana (foto Fanpage.it), assistente capo della polizia, era la voce storica del 113 a Caserta. Dalla sala operativa aveva il delicatissimo compito di coordinare via radio l’intervento delle «volanti» da mandare su rapine, omicidi, scippi. Decisioni da prendere sul filo dei secondi, «con calma e lucidità» si legge nella nota di cordoglio della polizia di Stato scritta dopo la morte della poliziotta, il 31 marzo. All’indomani le sirene delle «volanti» casertane hanno suonato assieme davanti alla Questura per ricordare la voce di Maria.