Aeroporti, nasce l’asse tra Puglia e Toscana
Tre indizi fanno una prova, diceva Agatha Christie. E tra Aeroporti di Puglia (Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie) e Toscana Aeroporti (Firenze e Pisa) i tre indizi di una possibile futura alleanza ci sono tutti. Il primo è il più attuale: le due società hanno condiviso il protocollo per la ripartenza. Lo hanno inviato all’enac, che lo ha condiviso con il ministero della Sanità. A giorni è atteso il via libera per la fase di sperimentazione (di 60 giorni) a Bari, Firenze e Pisa. Il protocollo prevede la misurazione della temperatura con termoscanner e termocamere, la possibilità di test seriologico all’interno dell’aeroporto, la presenza di distributori automatici di guanti e mascherine, il divieto di ingresso nell’aerostazione per gli accompagnatori. Il secondo indizio è la partenza a breve di un volo Bari-firenze (la scelta della compagnia si è ristretta a due soli vettori), a giorni alterni. Il terzo è la partecipazione delle due società, insieme, al bando (che scade il 30 giugno) per la costruzione e la gestione dell’aeroporto di Valona in
Albania. Il possibile punto di approdo dei due sistemi aeroportuali da 8,2 milioni di passeggeri ciascuno (dati 2019) e non in concorrenza tra loro, potrebbe essere una partecipazione della privata Toscana Aeroporti nella pubblica Adp (con la Regione Puglia che, comunque, non è intenzionata a scendere sotto il 55%). Nascerebbe il terzo polo italiano, dietro Roma e Milano, per fare concorrenza a Napoli sul Tirreno e a Venezia sull’adriatico.