Maioli (Crédit Agricole): in arrivo 7,2 miliardi, sforzo enorme
Un week end di lavoro per smaltire l’enorme mole di richieste. Secondo gli ultimi dati dell’abi, l’associazione delle banche, sono oltre 140 mila le domande di finanziamento ricevute dall’entrata in vigore del decreto governativo, per un importo di 7,2 miliardi di euro. Di queste domande, fino a domenica scorsa, ne sono pervenute al Fondo di garanzia circa 117 mila per importi fino a 25 mila euro, per un controvalore di circa 2,5 miliardi di euro. «È uno sforzo enorme di gran parte del sistema bancario — ha detto Giampiero Maioli (nella foto), responsabile per l’italia del Crédit Agricole, in occasione de L’italia genera futuro, organizzato ieri online dal Corriere della Sera —. Nel mezzo di una crisi di queste dimensioni tutti vorrebbero attendere come quando siamo davanti a un bancomat. Ma il meccanismo è complesso. Trasformare un decreto in contanti richiede tempo. Ma molto è stato fatto e i denari stanno arrivando». Maioli, che siede anche nel consiglio della capogruppo, ha evidenziato come le misure messe in atto in Italia siano allineate alle best practice: «Abbiamo un tavolo di crisi ogni tre giorni con Parigi e i riscontri sono stati positivi anche in piena emergenza. Ora serve un Piano Marshall sugli investimenti, ma questa crisi ci ha già insegnato qualcosa. Anzitutto che quando si investe nella digitalizzazione, questa ripaga: lo abbiamo toccato tutti con mano. Il Crédit Agricole ha continuato a funzionare pur avendo 10 mila dei propri 15 mila dipendenti italiani che lavorano da remoto. Ma abbiamo anche imparato che non c’è tecnologia capace di sostituire il capitale umano, che resta centrale nel nostro approccio». Maioli ha anche evidenziato come le richieste di moratoria sui prestiti abbiano superato in totale gli 1,6 milioni, per complessivi 177 miliardi di euro. Uno sforzo importante, per allungare l’orizzonte economico e aiutare l’italia a uscire dalla crisi.