Addio a Gregorio Scalise poeta impegnato che scrisse versi su Ustica
È morto a Bologna il poeta Gregorio Scalise. Nato a Catanzaro, aveva 81 anni ed era malato da tempo. Oltre ad aver pubblicato numerose raccolte di versi, è stato per molti anni attivo anche come autore teatrale. Cresciuto in Friuli, si trasferì negli anni 60 a Bologna dove si laureò in Lettere. Lavorò alla Galleria d’arte moderna prima di diventare docente di letteratura e filosofia del teatro dell’accademia di Belle Arti. Ha militato nell’avanguardia letteraria e del 1968 è la raccolta di poesie sperimentali A capo, dell’anno successivo il manifesto poetico L’erba al suo erbario, dove ha descritto il clima politico e culturale di quegli anni. Nel 1975 il poema Segni, sostenuto soprattutto da Franco Fortini, venne pubblicato nell’antologia Il pubblico della poesia (Castelvecchi), curata da Alfonso Berardinelli e Franco Cordelli. Il volume rappresenta un tentativo di dare forma alla produzione poetica italiana. Nell’82 pubblica La resistenza dell’aria (Mondadori) che vince il premio Vallombrosa. Scalise ha scritto anche versi dedicati alla battaglia per la verità sulla strage di Ustica. «Piango un intellettuale, un grande poeta, un sincero amico» ha detto Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime. (m.cav.)