Corriere della Sera

Paolo, passo fuori Ma Ralf non l’ha ancora fatto dentro

Complessa la trattativa col tecnico

- Arianna Ravelli

Sintesi dell’ennesima giornata agitata: Paolo Maldini ha fatto un passo fuori dal Milan, ma Ralf Rangnick non ne ha (ancora?) fatto uno dentro. Che i due assieme non potessero stare si era già capito mesi fa, alla prima sonora bocciatura che il dt aveva riservato a uno degli allenatori preferiti dal suo amministra­tore delegato, Ivan Gazidis. Allora il «non mi sembra un profilo adatto al Milan» fu una doccia fredda, questa volta è stata la risposta (annunciata al club, anche se non concordata nei contenuti e nei toni) a una serie di dichiarazi­oni dello stesso Rangnick, soprattutt­o quella in cui parlava dei poteri che gli servirebbe­ro per lavorare bene.

Un modo certamente duro, quello di Maldini, per difendere chi lavora al Milan, se stesso compreso. Ora resta da capire chi dei due sarà ancora qui la prossima stagione. Maldini quasi certamente no: non sarà questa nuova schermagli­a mediatica a decidere i destini del Milan — che sono ancora tutti da definire —, ma non si può certo dire che quest’ulteriore uscita sia stata apprezzata a certi livelli, tanto meno l’accenno in cui il dt sottolinea che la proprietà non «gli ha mai detto nulla». Se le chance che restasse erano già poche, si sono ulteriorme­nte ridotte.

Quanto a Rangnick, l’ad Gazidis è entusiasta di lui sul piano tecnico, ma non sono piaciute neanche le sue ripetute dichiarazi­oni, considerat­e improvvide: vengono vissute come un tentativo di fare pressione alla società nel bel mezzo di una negoziazio­ne in corso. Una negoziazio­ne tutt’altro che facile, dato che il Milan deve rispettare paletti strettissi­mi imposti dai bilanci e dal fair play finanziari­o e resa più complicata dallo stop al campionato che ha reso più fumoso lo scenario in cui ci si muove.

D’altra parte, l’insistere di Rangnick sui poteri che vorrebbe dimostra come nessun accordo sia stato già trovato e tanto meno che nulla è stato firmato tra le parti. L’allenatore tedesco resta il candidato preferito dall’ad Gazidis, ma è ancora solo un candidato. Non l’unico, pare. E neanche l’opzione Pioli, nel momento in cui non si sa se il campionato ripartirà, è già stata scartata. Diciamo che Rangnick è ancora in pole, soprattutt­o se resta in silenzio.

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Zlatan Ibrahimovi­c, 38 anni, è atterrato ieri sera a Milano dopo l’isolamento trascorso con la famiglia in Svezia. Ora dovrà stare 14 giorni in quarantena a Milanello. Il suo contratto scade a giugno, c’è un’opzione per il rinnovo (Ansa)
Sbarcato Zlatan Ibrahimovi­c, 38 anni, è atterrato ieri sera a Milano dopo l’isolamento trascorso con la famiglia in Svezia. Ora dovrà stare 14 giorni in quarantena a Milanello. Il suo contratto scade a giugno, c’è un’opzione per il rinnovo (Ansa)

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