Migranti, la sanatoria che ha diviso i partiti
Una regolarizzazione a tempo per 600mila migranti. Era quello che aveva chiesto la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova per risolvere il problema della carenza di manodopera agricola dovuta all’emergenza coronavirus. Una misura subito bocciata dal Movimento Cinque Stelle contrario a qualsiasi tipo di sanatoria. Domenica sembrava si fosse trovato l’accordo all’interno della maggioranza con permessi temporanei di 6 mesi per immigrati già presenti sul territorio nazionale (fotosegnalati prima dell’8 marzo) , mai espulsi dall’italia, da impiegare come stagionali in agricoltura o come badanti e colf. Il datore di lavoro non doveva essere mai stato condannato per caporalato e doveva denunciare situazioni di irregolarità in cambio dell’immunità penale. Ma su quest’ultimo punto il M5S ha rotto.