C’
Test sierologici La Lombardia detta le regole per i privati
è il via libera, ma anche l’obbligo di gestirseli in autonomia. Regione Lombardia ha approvato la delibera che autorizza i test sierologici ai privati, a comunità, gruppi e aziende, per capire come il virus si è sviluppato. «Ma chi lo propone dovrà occuparsi di tutto — precisa l’assessore al Welfare del Pirellone Giulio Gallera —. Di acquisire i kit per il test rapido o per il prelievo di sangue, si dovrà occupare di trovare il laboratorio che li processi e spiegare al cittadino o lavoratore che, se risulterà positivo, dovrà stare in isolamento volontario». In attesa quindi di fare il tampone per certificare che l’infezione sia passata. «Che dovranno recuperare senza gravare sulla sanità 62 pubblica che ha tante euro la tariffa fissa decisa dalla Lombardia per chi farà test sierologici in strutture private priorità», aggiunge Gallera. La tariffa fissa per sostenere l’esame sarà di 62 euro. I laboratori accreditati potranno così «aprire» anche ai privati, inizialmente tagliati fuori dalla decisione di sottoporre all’esame sierologico solo il personale sanitario e i soggetti in quarantena fiduciaria, isolati a casa con sintomi senza mai aver fatto un tampone. Test gestiti dall’ospedale San Matteo di Pavia con la Diasorin, l’azienda con sede nel Vercellese su cui è stata aperta un’inchiesta a Milano: un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato e senza indagati, sulla scelta di Regione Lombardia di incaricarla con affidamento diretto, senza gara. Un procedimento aperto dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Stefano Civardi. Intanto il ricorso della Technogenetics, azienda concorrente di Lodi, sarà oggi in camera di consiglio al Tar.