«Nessuna speculazione E anche i farmacisti le hanno pagate più care»
Fedriga (Friuli-venezia Giulia): qui mai mancate
MILANO «È molto semplice: da lunedì finisce la fase dei divieti e inizia quella delle regole di comportamento. Con il rispetto delle prescrizioni si possono aprire al pubblico palestre, piscine, bar, ristoranti, locali per la cura della persona. E le spiagge, anche». Massimiliano Fedriga, il presidente del Friuli-venezia Giulia, non vuole cantare vittoria. Anche se le strategie di contenimento del Covid-19 nella sua Regione hanno avuto successo: ieri i pazienti in terapia intensiva erano soltanto 2. E così, oggi invierà al governo una lettera che indica i criteri di riapertura che entreranno in vigore da 18 maggio.
Insomma, un liberi tutti…
«Beh, noi pensiamo che oggi sia possibile la libera circolazione di tutti i cittadini.
● Massimiliano Fedriga, 39 anni, leghista, è stato deputato dal 2008 al 2018
● Dal maggio 2018 presiede la Regione Friuli-venezia Giulia
Superando anche il vincolo del rapporto di parentela. Per spostarsi, non sarà necessario andare a trovare il padre o la madre. Del resto, a Trieste la circolazione nel Comune era già libera. Sia chiaro: tenendo fisse in mente le regole, rispettando le distanze sociali e con le mascherine ben salde sulla faccia».
A proposito: il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha accusato farmacie e distributori per la scarsità di mascherine. E anche le Regioni di averne ferme nei magazzini. Le risulta?
«La Regione ha acquistato più di un milione di mascherine riutilizzabili 20 volte, fabbricate con criteri elencati in un avviso pubblico. Detto questo, io non credo che ci siano state speculazioni. Penso che nelle fasi iniziali, quando di mascherine non ce n’erano, le abbiano comprate anche i farmacisti a prezzi più alti per poterle fornire ai clienti».
Libera circolazione anche con il Veneto e magari l’austria e la Slovenia?
«Attenzione: la libera circolazione riguarderà soprattutto i Comuni che confinano con il Veneto. Ne stiamo parlando con il governatore Zaia in modo da facilitare la vita a chi abita nelle aree di confine tra le Regioni. Quanto ad Austria e Slovenia, noi non abbiamo competenze in politica estera. Però, certamente chiederò al governo di aprire rapidamente il confronto con i
Dal 18 qui vogliamo autorizzare tutto, anche i viaggi con i Comuni confinanti del Veneto Corridoi per unirci ad Austria e Slovenia? Noi non possiamo, il governo lo faccia
due Paesi per valutare appunto la riapertura dei confini».
Non teme che i contagi possano tornare a rialzarsi?
«Guardi però che in Friulivenezia Giulia c’è già parecchia gente nelle strade. E sulla base dei codici Ateco, la classificazione delle attività economiche, avevamo già un buon 66% di riaperture da un paio di settimane. Insomma, i buoni dati di oggi scontano già un significativo livello di attività nella Regione. Per questo, io continuo a dire a tutti: “Potete riaprire se riuscite a rispettare le regole”».
Ieri il Consiglio regionale le ha dato mandato per riaprire la trattativa sui patti finanziari con lo Stato. E il capogruppo pd Bolzanello le ha riconosciuto «di aver compiuto un atto politico assolutamente importante». È stato bravo lei o nella sua Regione tira un’aria politica diversa?
«Semplicemente, il Friuli ha dimostrato di essere una comunità coesa. Lo sapevamo e io sono orgoglioso di essere alla guida di questa comunità».