Quello scontro con la reporter sino-americana
Weijia Jiang è la corrispondente dalla Casa Bianca della Cbs. Nata in Cina, americana. Eppure Trump, quando lei gli ha chiesto perché, con 80 mila morti negli Usa, si ostini a guardare alla lotta al covid come a una competizione globale, le ha risposto: «Chiedi alla Cina». Negli ultimi mesi, a forza di parlare di chinese flu, gli episodi di razzismo contro gli asioamericani sono aumentati in tutto il Paese, al punto da spingere l’fbi a parlare di «allarme». L’insofferenza di Trump per la stampa, giornaliste in particolare, viene invece da lontano. Le colleghe attorno a Weijia hanno fatto muro: Kaitlan Collins della Cnn, che Trump aveva chiamato dopo la Jiang, le ha lasciato il microfono, ma il presidente si è rivolto a Yamiche Alcindor della Pbs, la quale a sua volta ha rimandato la palla a Weijia. A quel punto «The Donald» ha girato i tacchi e ha abbandonato il campo.
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