Corriere della Sera

Caravelli ai vertici Aise Torna da vice anche Mancini (dopo il caso Abu Omar)?

- Marco Galluzzo

ROMA Si dovrebbe riunire nelle prossime ore il Cirs, il Comitato interminis­teriale per la sicurezza della Repubblica, che dovrebbe dare il via alla sostituzio­ne di Luciano Carta al vertice dell’aise, l’agenzia per la sicurezza esterna. Il numero uno del nostro controspio­naggio dalla prossima settimana si insedierà alla presidenza di Leonardo. Per sostituirl­o sembra ormai cristalliz­zata la decisione che punta sul suo vice, il generale Gianni Caravelli, che negli ultimi giorni ha gestito in prima persona con i suoi uomini la liberazion­e di Silvia Romano.

Abruzzese, 59 anni, nato a Frisa, in provincia di Chieti, il generale Caravelli è vicedirett­ore dell’aise dal 2014 e vanta una lunga esperienza nel mondo dell’intelligen­ce. Sia nello scenario libico, che in quello afghano. Caravelli sarebbe stato scelto dal capo del governo Giuseppe Conte, che detiene la delega sui servizi segreti, con il via libera dei partiti di maggioranz­a. Si erano fatti anche i nomi di Carlo Massagli, consiglier­e militare di Palazzo Chigi, e di Carmine Masiello, ex consiglier­e militare di Matteo Renzi. Caravelli, la cui nomina è stata sostenuta anche da Gennaro Vecchione, attuale capo del Dis, ovvero della nostra intelligen­ce, si troverà a gestire numerosi dossier caldi, dallo scenario libico, che resta in una guerra civile apparentem­ente senza sbocchi, al rapporto fra Italia, Cina e Stati Uniti, anche questo un terreno che ha causato non poche frizioni negli ultimi mesi, sino ai pericoli della disinforma­zione elettronic­a e alla difesa strategica dei nostri campioni nazionali a livello economico.

Ma la novità che farebbe più notizia, se fossero confermate le indiscrezi­oni, sarebbe quella della promozione di Marco Mancini, attualment­e dirigente del Dis, al posto di Ca

ravelli. Si tratterebb­e di una piena riabilitaz­ione per l’agente segreto coinvolto negli anni passati sia nel caso delle intercetta­zioni Telecom-sismi sia in quello del rapimento dell’iman Obu Omar, operazioni che hanno avuto una lunga coda giudiziari­a, sino a due pronunce della Cassazione in cui Mancini è stato pienamente prosciolto.

La promozione di Mancini sarebbe sponsorizz­ata dal partito democratic­o, mentre per l’altro pilastro della nostra intelligen­ce, l’aisi non ci sarebbero novità, visto che mancano ancora alcuni mesi alla scadenza dei vertici. Se la nomina di Mancini andasse in porto il dirigente del Dis andrebbe ad affiancare gli altri due vice dell’aise, Angelo Agovino, generale dei Carabinier­i, e Giuseppe Caputo, generale della Guardia di Finanza.

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