La vicenda
Ascoltata per oltre un’ora
La Procura di Milano indaga sull’odio e le minacce ricevute da Silvia Romano, liberata dopo un anno e mezzo di prigionia in Somalia. La giovane è stata ascoltata per un’ora e mezza dal pm Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo
L’ipotesi di reato: minacce aggravate
La giovane milanese al suo rientro a casa è stata bersaglio di migliaia di commenti offensivi sui social network, messaggi minatori che al momento gli investigatori stanno raccogliendo. L’ipotesi di reato, contro ignoti, è di minacce aggravate. Silvia ha detto di essere «serena»
Il profilo Facebook adesso è privato
Il profilo Facebook della giovane è diventato privato, accessibile solo agli «amici». Al vaglio della magistratura anche un post del critico Vittorio Sgarbi, il quale ha scritto sui social che Silvia «va arrestata per concorso esterno in associazione terroristica»
Il consigliere Basso «Impiccatela»
Un consigliere comunale di Asolo (Treviso), Nico Basso, un «venetista» ex assessore della giunta comunale leghista, ha postato su Facebook una foto di Silvia Romano e sotto ha scritto «Impiccatela». Il sindaco di Asolo ha condannato le parole di Basso