Aggredita alle spalle e violentata Fermato 16enne: «Si, è stato lui»
Camminava a passi svelti verso Caprera, presa alle spalle, scaraventata a terra e violentata. Sarebbe stato un tunisino di 16 anni che ha anche cercato di strangolarla. Alle urla disperate sono accorsi due giovani che facevano jogging. Il balordo è fuggito in un bosco; i carabinieri lo hanno arrestato poche ore dopo. Lei, 50 anni, era uscita di casa nel pomeriggio dopo la clausura per l’emergenza Covid. Sola. «Non mi sono accorta di essere seguita». Il ragazzo — ospite di una struttura di accoglienza — l’ha pedinata. «All’improvviso me lo sono visto addosso». Pantaloni strappati, botte. Un incubo. «Era a terra, sotto choc, singhiozzava — ha raccontato chi l’ha soccorsa— lui è scappato in un canneto». Ferite sul corpo e al collo, ricovero. Ma dopo qualche ora ha fornito l’identikit dell’aggressore. Un passato turbolento. «Giorni fa con un coltello minacciava le assistenti della casa di accoglienza». Il colonnello Davide Crapa ha coordinato i carabinieri fino alla cattura. «È lui» ha confermato la vittima. I pm di Torino, dove viveva, lo avevano inviato a La Maddalena per allontanarlo da una gang dedita a furti e rapine. La Procura del tribunale dei minorenni di Sassari ha chiesto la convalida dell’arresto per violenza sessuale e tentato omicidio.