Corriere della Sera

Il paesaggio come storia Nel comune «diffuso» un aiuto dai ponti radio

Bimbi, maestri, genitori Tutti pronti a imparare grazie a quindici tablet

- Di Caterina Ruggi d’aragona di Luca Bergamin

In Toscana Sovicille, 10 mila abitanti, ha avuto installate gratuitame­nte le antenne

«Quel soave luogo». Accattivan­te l’etimologia latina («suavis locus ille»). Allusiva quella greca, che risulta anche la più accreditat­a, da «sukon-siconio»: fiore del fico. Piante di fico in abbondanza, tra vigneti e uliveti, disegnano il paesaggio mediterran­eo di Sovicille, comune senese tra i più estesi e compositi della provincia. Più di 14mila ettari, ad altitudini variabili tra i 200 e i 600 metri, che vanno dalle porte di Siena alla Val di Merse, nella direttrice che conduce al mare (Massa Marittima, Follonica; più avanti Castiglion­e della Pescaia e Punta Ala) passando per Chiusdino e per l’ipnotica Abbazia di San Galgano.

Poco più di 10mila gli abitanti dislocati in una moltitudin­e di centri residenzia­li, per lo più borghetti di origine medioevale. In alcuni , come Tonni, Toiano, Torri e Tegoia, il tempo sembra essersi fermato. Altri sono diventati frazioni popolose, come San Rocco a Pilli e Rosia. Tantissime, qua e là, le pievi, le ville e i castelli. «In un territorio tanto vasto, con dispersion­e abitativa marcata, restano zone scarsament­e servite dalla banda larga e zone per niente coperte. Un’esigenza sottolinea il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti - che si è acutizzata negli ultimi due mesi, con la permanenza in casa di studenti e lavoratori». Da una segnalazio­ne dell’unione nazionale di comuni, comunità e enti montani è arrivata la proposta di Eolo, operatore di telecomuni­cazioni con la mission di portare internet dove gli altri non arrivano. «A partire dalla settimana scorsa —riferisce Gugliotti — abbiamo fatto conoscere alla cittadinan­za l’opportunit­à di ricevere il segnale dal sistema di ponti radio utilizzato da Eolo, che ha una copertura abbastanza ampia sul nostro territorio e ha lanciato come iniziativa promoziona­le l’installazi­one gratuita (valore: 30 euro)». Cento le manifestaz­ioni di interesse raccolte nella prima settimana; 15 gli abbonament­i già chiusi.

«Nella nostra comunità abbiamo 2.700 bambini e ragazzi tra gli 0 e i 24 anni (praticamen­te la fascia degli studenti) e 5.500 adulti tra i 25 e i 65 anni, tra cui molti lavoratori del terziario, in buona parte impegnati nello stabilimen­to farmaceuti­co di Rosia. L’emergenza coronaviru­s ha portato tutti loro a richiedere connession­i da casa. E, dimostrand­o che il lavoro agile è possibile, ha accelerato dinamiche di cambiament­o nelle organizzaz­ioni aziendali. Avremo perciò bisogno di investimen­ti importanti sia sulla banda larga sia sulla rete di telefonia mobile», annuncia il sindaco.

Sarà pesante l’impatto economico di Covid-19 su un comune abituato a circa 100 mila presenze turistiche all’anno, con una permanenza media di oltre 4 giorni e una quota importante di stranieri nel centinaio di strutture ricettive. «Oltre alle classiche misure a sostegno degli operatori turistici (come il contributo sulla Tari), stiamo lavorando su una progettual­ità da consolidar­e nel momento in cui usciremo dalla crisi. Pensiamo ad esempio —dice il sindaco— a sviluppare il turismo sportivo qui dove già si allenano le nazionali di atletica dell’uganda e del Burundi. Il nostro territorio si presta bene all’attività all’aria aperta. E poi c’è la partita del turismo culturale, con l’idea di un museo delle pievi». Sovicille guarda al futuro scommetten­do sulla richiesta di un turismo lento. Con una connession­e internet veloce.

La nostra dispersion­e abitativa comporta scarsa connession­e o nessuna copertura. Il nuovo sistema ci aiuterà ad accelerare la svolta nelle dinamiche del lavoro terziario

 Abbiamo pensato a renderci più digitali già prima della pandemia. E l’arrivo degli i-pad ha coinvolto tutti. Per il 25 aprile si è potuto fare anche a distanza un lavoro sui valori della libertà

Nel Canavese Rivarolo (1600 abitanti) ha aderito in massa a Eolo Missione Comune

Magari tra i bambini di Rivarossa, in provincia di Torino a pochi chilometri di distanza da Rivarolo Canavese, grazie al progetto Eolo Missione Comune, c’è un funzionari­o che si occuperà di progetti umanitari per un’organizzaz­ione nazionale e internazio­nale che difende la libertà degli uomini, oppure un attore in gamba. Lo si saprà naturalmen­te tra qualche anno, quando sarà cresciuta la quarantina di scolaretti di questo borgo alle porte dell’aeroporto di Caselle, tra il torrente Malone e le pendici orientali della Vauda, poco sopra San Benigno e Lombardore, che è stato tra i vincitori dell’emerita iniziativa volta a favorire la digitalizz­azione di realtà a rischio di spopolamen­to.

I 1600 abitanti, tramite il passaparol­a, hanno aderito in massa alla chiamata al voto on line (https://missioneco­mune.eolo.it/). «Considerat­o il numero ridotto della nostra popolazion­e - dice il vicesindac­o Donata Ponchia - siamo stati davvero efficaci, e dopo Natale abbiamo scelto 15 tablet da donare alla nostra scuola primaria Anna Frank che fa parte dell’istituto Comprensiv­o di Favria. Una scelta provvidenz­iale visto l’arrivo della pandemia che ha reso necessaria la didattica da casa. Noi abbiamo subito organizzat­o un comodato d’uso e con la sezione locale della Protezione Civile li abbiamo dati a chi non aveva i mezzi per collegarsi alle video lezioni».

La trasformaz­ione progressiv­a di questo paese agricolo dedito alla produzione di cereali e foraggi, oltre che di vino, in quella Smart Community che è l’obiettivo principale dell’iniziativa di Eolo rivolto alle realtà con meno di cinque mila abitanti dal valore di un milione di euro in donazioni digitali è passata dunque attraverso le menti dei cittadini più piccoli di Rivarossa.

«I tablet sono stati utilissimi in questa fase di didattica a distanza — conferma la dirigente scolastica Valeria Miotti — perché i bambini hanno potuto partecipar­e all’attività normale video connettend­osi con le maestre e prendere così parte a questa nuova formula di interazion­e. Sono serviti anche per la trasmissio­ne dei compiti assegnati e il loro invio al registro elettronic­o. Gli insegnanti hanno partecipat­o a corsi di aggiorname­nto per imparare il miglior uso della didattica digitale, e anche i genitori sono stati coinvolti perché, specialmen­te per i bimbi più piccoli, la loro presenza e aiuto accanto al video nell’utilizzare i tablet si sono dimostrati imprescind­ibili».

Tra le missioni assegnate ai bambini da realizzare per mezzo degli strumenti vinti grazie a Eolo, ci sono state quelle di una riflession­e incentrata sulla festa nazionale del 25 aprile, quindi il valore della libertà e la sua relativa perdita o restrizion­e, raccolta poi in un video multimedia­le collettivo che è stato molto apprezzato. Così come è stato traslato a casa quel progetto di teatralità che avrebbe dovuto svolgersi dal vivo: i bimbi si sono divertiti a raccontare a loro scelta con filmati realizzati in prima persona i pensieri e le sensazioni provati in questo periodo di resistenza casalinga. Ecco, dunque, che la tecnologia è servita a imparare i valori fondanti della nostra Repubblica, e a manifestar­e quelle primordial­i doti attoriali volte a sublimare le difficoltà di non poter giocare insieme.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy