Corriere della Sera

Iva e ritenute, scadenze rinviate al 16 settembre Chi ne ha diritto

- Enr. Ma.

Arriva un nuovo rinvio dei pagamenti fiscali (Irpef e Iva) e contributi­vi (Inps, Inail). Questa era stata una delle misure qualifican­ti del decreto legge Cura Italia, che viene riproposta nel decreto Rilancio. Se ne occupa l’articolo 131 della bozza. Che, come spiega la relazione illustrati­va, prevede la proroga al 16 settembre «dei termini di ripresa della riscossion­e dei versamenti relativi alle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, alle trattenute relative all’addizional­e regionale e comunale, all’imposta sul valore aggiunto (Iva) e ai contributi previdenzi­ali e assistenzi­ali, nonché ai premi per l’assicurazi­one obbligator­ia, sospesi per i mesi di aprile 2020 e di maggio 2020 a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o profession­e e degli enti non commercial­i» aventi i requiimpor­to, siti previsti dall’articolo 18 del decreto legge Cura Italia. Ovvero con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel 2019 che hanno subito una diminuzion­e del fatturato o dei corrispett­ivi di almeno il 33% nei mesi di marzo e di aprile 2020 rispetto agli stessi due mesi del 2019. Oppure, se hanno avuto ricavi o compensi superiori a 50 milioni nel 2019, con un calo del fatturato o dei corrispett­ivi di almeno il 50%, sempre a marzo e aprile 202o su marzo e aprile 2019.

«I predetti versamenti vengano effettuati in unica soluzione entro il 16 settembre 2020 (in luogo del 30 giugno 2020) ovvero al massimo in quattro rate mensili di pari

Clausole

Il decreto sopprime definitiva­mente le «clausole di salvaguard­ia» sull’iva

con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020», senza sanzioni né interessi.

In materia di Iva il decreto legge contiene inoltre una norma molto importante, l’articolo 130, che sopprime definitiva­mente le cosiddette «clausole di salvaguard­ia» che le leggi di Bilancio si trascinano di anno in anno dal 2011. Questo significa che vengono cancellati gli aumenti delle aliquote Iva che altrimenti sarebbero scattati dal primo gennaio 2021, cioè il passaggio della seconda aliquota dal 10 al 12% e della successiva dal 22 al 25%.

Lo stesso articolo prevede anche viene eliminazio­ne dell’aumento delle accise sulla benzina, sulla benzina con piombo e sul gasolio, che sarebbero scattati sempre dal prossimo primo gennaio.

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Prove di composizio­ne di lettini ed ombrelloni a Cesenatico, in Romagna
In spiaggia Prove di composizio­ne di lettini ed ombrelloni a Cesenatico, in Romagna

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