Corriere della Sera

Per braccianti, colf e badanti il permesso sarà di 6 mesi

- Michelange­lo Borrillo

L’emersione dal lavoro nero e la regolarizz­azione dei migranti riguarda braccianti, colf e badanti, cittadini italiani e stranieri con un rapporto di lavoro irregolare e cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto, per numeri inferiori rispetto ai 600 mila inizialmen­te previsti.

Come procedere

La richiesta può arrivare tanto dal lavoratore quanto dal datore di lavoro, che chiede l’emersione di un rapporto di lavoro non regolare. Nel primo caso i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 possono richiedern­e uno temporaneo di 6 mesi. Se entro quel termine otterranno un contratto di lavoro, il permesso verrà convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Nel secondo caso è il datore di lavoro che presenta l’istanza di emersione del lavoratore, indicando la durata del contratto di lavoro e la retribuzio­ne, non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo. Per ogni lavoratore il datore di lavoro deve pagare 400 euro più una somma forfettari­a a titolo retributiv­o, contributi­vo e fiscale. Nel caso di cittadini stranieri, devono aver fatto i rilievi fotodattil­oscopici prima dell’8 marzo 2020. Le istanze verranno ritenute inammissib­ili in presenza di condanna del datore di lavoro negli ultimi cinque anni e non sono in ogni caso sospesi i procedimen­ti penali per favoreggia­mento dell’immigrazio­ne clandestin­a, sfruttamen­to della prostituzi­one o di minori e per intermedia­zione ille

Emersione dal nero

I datori di lavoro potranno far emergere dal lavoro nero sia italiani che stranieri

cita e sfruttamen­to del lavoro, il caporalato. E nel caso di lavoro irregolare le sanzioni saranno doppie. Lo stesso vale per il lavoratore condannato, o che ha ricevuto un’espulsione o è considerat­o una minaccia per l’ordine pubblico.

Tempi e limiti

L’istanza di rilascio del permesso di soggiorno temporaneo (alla questura) e quella di emersione (Inps e sportello unico per l’immigrazio­ne) vanno presentate dal 1° giugno al 15 luglio. Un possibile limite è che gli «invisibili» dei ghetti, quelli senza permesso di soggiorno, restino tali o diventino ostaggi di sedicenti imprendito­ri (caporali) che promettono un’assunzione, anche previo pagamento, che potrà essere verificata solo da controlli a posteriori. Come nelle vecchie sanatorie.

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Un addetto in una fabbrica di essiccamen­to per elettrodi e forni a tramoggia con i dispositiv­i di protezione
Al lavoro Un addetto in una fabbrica di essiccamen­to per elettrodi e forni a tramoggia con i dispositiv­i di protezione

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