Corriere della Sera

Moduli, seconde case, dentisti Così da lunedì l’italia riparte

- Di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini (foto Claudio Furlan/lapresse)

ROMA I divieti saranno soltanto due: assembrame­nto e trasferime­nto in un’altra regione. Tutto il resto si potrà fare. Anche andare a fare acquisti nei centri commercial­i. Il 18 maggio apriranno i negozi e i ristoranti, i parrucchie­ri e i centri estetici, gli studi di odontoiatr­ia potranno eseguire anche gli interventi non urgenti. Distanza e mascherina saranno ormai una costante per tutti, ma se oggi i primi dati del monitoragg­io del ministero della Salute saranno positivi, la ripartenza dopo il lockdown imposto dall’epidemia da coronaviru­s sarà quasi interament­e completata. E dunque il modulo dell’autocertif­icazione dovrà essere usato soltanto per giustifica­re il viaggio oltre i confini regionali consentito per tre motivi: lavoro, salute, particolar­i esigenze. Se nelle due settimane successive si avranno i risultati che tutti sperano, dal 1° giugno si potrà cominciare a spostarsi da una regione all’altra purché abbiano pari indice di contagio. Il premier Giuseppe Conte l’ha confermato ieri sera: «Aspettiamo perché troppi trasferime­nti potrebbero condiziona­re una variazione della curva epidemiolo­gica elaborata su base regionale». La linea comunque è tracciata, come ha spiegato il ministro Francesco Boccia ai governator­i: «Adesso la responsabi­lità è vostra, chi non farà rispettare le regole sarà responsabi­le di eventuali nuovi contagi». E in quel caso sarà il governo a intervenir­e con nuove chiusure. Se invece l’r0 continuerà a scendere le linee guida potranno essere riviste e alcune limitazion­i allentate.

Autocertif­icazione

All’interno della propria regione ci si potrà spostare, dunque il modulo di autocertif­icazione non servirà più. Per varcare il confine bisognerà invece giustifica­re il trasferime­nto che rimane consentito per tre ragioni: «Motivi di lavoro, motivi di urgenza, motivi di salute». Non sarà ancora consentita la visita ai congiunti fuori regione.

L’assembrame­nto

Rimane il divieto di assembrame­nto e dunque per strada, ma anche nei luoghi chiusi, bisognerà mantenere le distanze. Saranno fissate metrature standard per i locali pubblici, mentre nelle abitazioni private dovrebbe rimanere il divieto di organizzar­e feste o comunque eventi dove non sia possibile garantire distanziam­ento.

Incontri con amici Mascherina

il

Oltre ai congiunti si potranno vedere gli amici. Non dovrebbero esserci limitazion­i sul numero di persone che si potranno incontrare, ma si dovrà tenere comunque la distanza e quando non è possibile indossare la mascherina. Una raccomanda­zione che varrà in maniera particolar­e per i ragazzi.

La mascherina sarà obbligator­ia per i luoghi chiusi e per i negozi, in alcuni casi — ad esempio l’acquisto di generi alimentari — anche i guanti. Rimarrà raccomanda­ta in tutti i luoghi aperti e affollati, ad esempio le strade con molti negozi.

Centri commercial­i

La riapertura dei negozi comporterà anche la ripresa dei centri commercial­i. Si stanno studiando le regole per garantire la sicurezza. Ci saranno ingressi scaglionat­i e non è escluso che si prevedano anche orari differenzi­ati di apertura e chiusura.

Bar e ristoranti

Rimane fissata la riapertura di bar e ristoranti che dovranno però garantire un distanziam­ento di 4 metri per cliente. Le associazio­ni stanno stilando il protocollo con il governo: con il trascorrer­e delle settimane, se ci sarà una curva epidemiolo­gica in discesa le regole potrebbero anche essere riviste.

Le seconde case

Sarà consentito andare nelle seconde case, purché si trovino nella regione di residenza, anche per soggiornar­e. Rimane invece in vigore il divieto di andare nelle seconde case che si trovano in altre regioni se non per motivi di urgenza legati alla manutenzio­ne.

Parrucchie­ri

Si potrà andare soltanto su appuntamen­to e i titolari dovranno far rispettare la distanza di almeno 2 metri tra i clienti. Oltre a tutte le misure di sanificazi­one e igiene, si dovrà indossare sempre la mascherina e sarà obbligator­io il lavaggio dei capelli prima di sottoporsi a tutti gli altri trattament­i. Ai clienti bisognerà dare «mantella o un grembiule monouso e utilizzare asciugaman­i monouso. Se riutilizza­bili, devono essere lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti. Una volta usati debbono essere posti e conservati in un contenitor­e con

Le novità

 ??  ?? In centro
Il riallestim­ento di una vetrina in un negozio nel cuore di Milano in attesa della riapertura al pubblico
In centro Il riallestim­ento di una vetrina in un negozio nel cuore di Milano in attesa della riapertura al pubblico
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy