L’ungheria «convocata» a Bruxelles
Ulteriore resa dei conti tra Bruxelles e Budapest, con il dibattito che si tiene oggi al Parlamento europeo per discutere delle misure di emergenza adottate dal governo ungherese per contrastare la pandemia di coronavirus. Misure considerate eccessive e lesive, tra le altre, della libertà di stampa dato prevedono fino a cinque anni di reclusione per chi diffonde notizie considerate false sul virus. E se il dibattito non avrà — come previsto — conseguenze formali, non vi prende parte però Viktor Orbán. Il premier ungherese non sarà presente in aula nonostante l’invito del presidente del Parlamento europeo David Sassoli recapitato nei giorni scorsi. «Oggi la lotta contro l’epidemia consuma tutta la mia energia e la mia forza», ha commentato Orbán rilanciando poi la proposta di far intervenire la ministra della Giustizia Judit Varga in sua vece.