Von der Leyen ci prova, ma sulle vacanze (e i rimborsi) ogni Paese ragiona per sé
Lo aveva detto la presidente Ursula von der Leyen: gli europei troveranno «soluzioni intelligenti» per consentire alla popolazione di fare le vacanze estive. E per salvare il settore turistico che vale il 10% del Pil europeo, pari a circa 1.400 miliardi euro. La Commissione Ue ha presentato ieri un pacchetto di linee guida e raccomandazioni per aiutare gli Stati membri a uscire gradualmente e in modo coordinato dal confinamento imposto per combattere la diffusione del Covid, nel rispetto della salute. Obiettivo non creare discriminazioni in base al Paese di provenienza.
«Quando ricominceremo a viaggiare — ha spiegato la vicepresidente Margrethe Vestager — serviranno informazioni: coordiniamo il lavoro con gli Stati membri perché le app di tracciamento funzionino bene, rispettino la privacy presidente della Commissione Ue, a inizio epidemia consigliò di aspettare a prenotare le vacanze. A metà aprile ha parlato di «soluzioni intelligenti». Ieri le linee guida Ue e lavorino in tutta Europa». La Commissione «ha anche creato un sito, con una mappa interattiva, perché i viaggiatori possano viaggiare sapendo che cosa succede nel Paese in cui sono diretti».
Alcuni Stati membri si stanno già muovendo. Da domani lettoni, estoni e lituani potranno girare liberamente fra i tre Stati baltici. E l’austria ha annunciato che apre al traffico transfrontaliero verso la Germania per motivi di lavoro e visite familiari. Da sabato, invece, niente più frontiere tra Germania e Lussemburgo. Berlino è in trattativa anche con la Danimarca. Ma la vera data simbolo è il 15 giugno: la Svizzera riaprirà le frontiere con Germania, Francia, Austria a patto che l’evoluzione dell’epidemia da coronavirus lo permetta e alle stesse condizioni frontiere spalancate, anche per turismo, tra Austria e Germania, Francia e Germania. Scenari che al momento sembrano penalizzare Italia e Spagna.
Per questo la Commissione ha proposto che se uno Stato membro decide di permettere di viaggiare all’interno del proprio territorio o in specifiche regioni, deve farlo in modo non discriminatorio consentendo l’accesso a chi proviene
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La Commissione ha creato un sito, con una mappa interattiva, perché i viaggiatori possano viaggiare sapendo che cosa succede nel Paese in cui sono diretti
Margrethe Vestager da tutte le aree, regioni o Paesi che nella Ue hanno una situazione epidemiologica simile e in cui «vi sono capacità sufficienti in termini di ospedali, test, sorveglianza e monitoraggio di contatti». L’agenzia europea, che monitora l’andamento epidemiologico (Ecdc), aggiornerà una lista di aree a bassa circolazione del virus. Il ripristino dei trasporti transfrontalieri aerei, ferroviari, marittimi e stradali dovrà tenere conto di misure di sicurezza per la salute come la riduzione della densità dei passeggeri e il distanziamento. Sono previste misure comuni anche per l’ospitalità, con protocolli per gli hotel, i ristoranti, i bar, i camping. La Commissione raccomanda agli Stati Ue di imporre alle strutture ricettive «misure di prevenzione dell’infezione», come «il distanziamento fisico e l’igiene», «l’uso di mascherine» e «la pulizia e la disinfezione». Viene raccomandato anche di assicurare che compagnie aeree e operatori turistici incentivino l’uso di voucher al posto dei rimborsi per i passeggeri e clienti i cui servizi siano stati cancellati.
commissario Ue