I malati scendono sotto quota 80 mila
I guariti ora sono più della metà di tutti i contagiati Nuovi casi in frenata: 888 (+0,4%). Altri 195 decessi Calo anche in Lombardia: in un giorno 394 positivi
ROMA Torna sotto quota mille il numero dei contagiati. Sono 888 in più, per una crescita dello 0,4%, il giorno precedente erano 1.402. Anche la Lombardia torna a scendere, con 394 nuovi casi (ma i tamponi ieri sono stati 10 mila e non 20 mila come il giorno prima). Soltanto il Molise, a causa del focolaio scoperto nelle scorse ore, ha una percentuale di crescita del contagio
che è alta, come nelle settimane più drammatiche: nella regione ci sono stati 15 contagiati in più e un totale di 400, con una percentuale di crescita del contagio del 3,9%.
Tutte le alte regioni si mantengono invece su valori percentuali di incremento dell’infezione molto più bassi, tra lo 0,1% della Sardegna e lo 0,8% della Liguria che ieri ha contato 67 nuovi contagiati,
martedì erano 31. La Lombardia è allo 0,5%. Altre 192 persone sono decedute, il giorno prima erano 17, in Lombardia +79. I dimessi e guariti sono 3.502 in più. Le persone malate sono 78.457, -2.809 rispetto a martedì.
«I dati, con moderazione, fanno guardare a un buon futuro», ha commentato il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala. «Ormai
la tendenza è chiaramente buona, ce lo conferma in particolare il dato dei positivi, 394 su quasi undicimila tamponi, e ancora di più il dato dei ricoverati — ha continuato Sala —. Stiamo per scendere sotto la soglia dei cinquemila e 1.113 sono i guariti in più».
Sono molto buoni i dati della Protezione civile, sono numeri che fanno guardare
con ottimismo alla graduale ma ormai sempre più veloce riapertura del Paese.
Il nuovo coronavirus, però, potrebbe non scomparire mai, spiega il direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell’oms, Mike Ryan. Potrebbe unirsi al mix di virus che provoca molti decessi nel mondo. «Questo virus — ha detto Ryan — potrebbe diventare
un altro virus endemico nelle nostre comunità e non scomparire mai».
Con un vaccino, ha aggiunto, «potremmo avere una possibilità di eliminare questo virus, ma quel vaccino dovrà essere disponibile, dovrà essere altamente efficace, dovrà essere reso disponibile a tutti e dovremo usarlo».