Corriere della Sera

Ieo, tamponi gratuiti e test sierologic­i «Così tuteliamo personale e pazienti»

Milano, vai al monitoragg­io interno insieme a Fondazione Venosta

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Tamponi e test sierologic­i per tutto il personale e per i pazienti ricoverati: succede all’istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, dopo l’appello lanciato a Governo e Regioni, promosso dall’imperial College di Londra, dagli Istituti di ricerca biomedica italiani e dalla rete degli Istituti di ricerca ricovero e cura (Irccs). Il laboratori­o di ricerca dello Ieo ha ottenuto il via libera dalla Regione Lombardia e sono già in corso i test per garantire ai malati oncologici un ambiente a minimo rischio di infezione.

Fondamenta­le il sostegno della «Fondazione europea Guido Venosta, l’uomo contro il cancro», presieduta da Giuseppe Caprotti, con Francesco Niutta e Nicolò Fontana Rava, che ha donato 400 mila euro per coprire il fabbisogno di reagenti per l’esecuzione di una prima tranche da 10 mila tamponi.

La collaboraz­ione Ieo-fondazione Venosta si estende anche a un progetto di ricerca: insieme al Mount Sinai di New York e all’università di

Pavia, gli scienziati hanno messo a punto un proprio test sierologic­o che verrà utilizzato per stimare la probabilit­à di reinfezion­e da Sars-cov-2 nei soggetti che hanno sviluppato anticorpi, così da determinar­e il grado di immunità e la durata della protezione.

«Testeremo il personale sanitario, i pazienti ricoverati in Oncologia medica e i ricoverati in Chirurgia — spiega Fabrizio Mastrilli, direttore sanitario Ieo —: 5.284 persone in quattro mesi per un totale di 12.813 tamponi e 24.461 test sierologic­i». Verranno sottoposti a screening solo i pazienti ricoverati? «Sì. E i test sul personale migliorera­nno il livello di sicurezza anche per chi viene in ambulatori­o». In che modo avete minimizzat­o i rischi nel periodo

La ricerca

● Ieo e Fondazione Venosta lanciano anche un progetto di ricerca, insieme al Mount Sinai di New York e all’università di Pavia

● È un test sierologic­o: verificher­à il grado di immunità critico? «Riducendo da subito l’affluenza e avviando sistemi di contatto a distanza (televisite, web app, triage clinici). Non abbiamo avuto casi interni (né tra gli operatori, né tra i pazienti) e per questo siamo stati individuat­i dalla Regione come “Centro Hub” per l’oncologia».

Ieo ha dato «ospitalità» a oltre 200 pazienti e alle équipe di 14 ospedali regionali che hanno dovuto ridurre o interrompe­re la propria attività per ricoverare pazienti Covid.

Il programma

In 4 mesi si faranno esami a 5.284 persone «Cure oncologich­e in un ambiente sicuro»

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