Maver (Jaguar): agevolazioni e internet, così sfidiamo l’emergenza
«Noi che vendiamo Jaguar e Land Rover stiamo vivendo contemporaneamente due periodi di transizione — sottolinea Daniele Maver, presidente e amministratore delegato del gruppo Jaguar Land Rover Italia — uno legato alla pandemia che ci ha colpiti e l’altro alla Brexit che non ha ancora sviluppato delle vere e proprie conseguenze».
A pochi giorni dall’apertura degli show room, dopo un aprile in cui si è assistito al fermo totale del mercato italiano, è difficile fare previsioni?
«Potremo non superare, nel 2020, complessivamente, 1.300.000 immatricolazioni dobbiamo di fatto recuperare almeno due mesi disastrosi, tutto dipende dal sostegno economico che il governo stanzierà per il settore dell’auto. La nostra associazione, l’unrae, ha presentato le sue richieste alle quali non è stata ancora data risposta, una vera ripresa potrà avvenire da ottobre. Segnali negativi arrivano dai primi 12 giorni di maggio che hanno visto i concessionari di tutte le marche completamente fermi».
Come pensate di catturare l’attenzione della clientela?
«Stiamo cercando di riproporci in un modo totalmente innovativo, in un periodo così buio vogliamo concretizzare il desiderio di acquistare nuovamente un’auto, abbiamo acceso tutte le luci, dal rapporto diretto tra concessionari e cliente, sempre nell’assoluto rispetto delle condizioni di sicurezza, personalizzando il contatto, dalla trasformazione del sito web che ha accresciuto la sua interattività. Tutti gli sforzi sono concentrati
Daniele Maver, presidente e amministratore delegato del gruppo Jaguar Land Rover Italia su agevolazioni sia finanziarie sia commerciali. Siamo flessibili, attenti alle esigenze di ognuno».
Cosa è auspicabile per voi che siete l’immagine del fuoristrada autentico?
«Determinante l’accessibilità alle infrastrutture, noi parliamo ad un cliente che a breve , oltre alla Jaguar I-pace completamente elettrica e alla Range Rover Sport ibrido plug-in, potrà acquistare l’evoque e la Discovery Sport anche in versione ibrida. E’ necessario eliminare velocemente i fardelli che bloccano l’evoluzione della mobilità individuale».