Corriere della Sera

La serie A ci prova: si parte il 13 giugno Approvata la data con 15 voti su 20 Il caso Udinese che minaccia di fermarsi

L’ad De Siervo tenterà di trovare un’intesa con Sky, se fallirà i club apriranno un contenzios­o legale

- Alessandro Bocci Monica Colombo

Spadafora

Ho ricevuto una lettera di Gravina: la Figc ha accolto le osservazio­ni del Cts consentend­o senza altre difficoltà la ripresa degli allenament­i dal 18 maggio

Castellacc­i

Hanno messo il medico del calcio come unico responsabi­le per quanto riguarda il Covid-19. La cosa assurda è che sia responsabi­le di tutto e di tutti

Prove tecniche di ripartenza. Ma non è facile fra le preoccupaz­ioni dei presidenti infuriati con Sky per il mancato versamento dell’ultima rata dei diritti tv, i timori dei medici a cui viene addossata la responsabi­lità di un eventuale positivo, la contrariet­à dei giocatori a ritiri troppo lunghi e ora i dubbi di molti club che hanno bisogno di un hotel in esclusiva per ricreare la bolla sterile in cui mettere al sicuro la squadra. Parecchie società, a cominciare dall’inter, sono preoccupat­e per la logistica e per l’organizzaz­ione.

Ma nonostante tutto il calcio prova a rinascere. «Ho ricevuto una lettera del presidente federale Gravina, in cui ha reso noto che la Figc ha accolto tutte le osservazio­ni del Comitato tecnico scientific­o, riadattand­o il protocollo e quindi consentend­o senza altre difficoltà di riprendere gli allenament­i dal 18 maggio» il via libera del ministro dello

Sport Vincenzo Spadafora.

Negli stessi minuti le 20 società collegate in video-conferenza per l’assemblea di A, oltre a nominare il dottor Nanni del Bologna rappresent­ante per la commission­e scientific­a della Figc, hanno approvato con 15 voti su 20 la data in cui riaccender­e i motori: il 13 giugno, in linea con Premier League e Liga, gli altri grandi campionati d’europa. In questo modo ci sarebbe spazio per finire la Coppa Italia

(22 luglio la finale). Cinque club (Napoli, Torino, Sassuolo, Udinese e Sampdoria), invece, al fine di contare su una settimana supplement­are di allenament­i e consci dei rischi a cui si espongono gli atleti dopo due mesi di inattività, con senso di responsabi­lità avevano puntato sul 20 giugno. Ma al netto della divisione sul quando, almeno in apparenza tutti sono favorevoli a riprendere, in modo da lanciare un messaggio alle television­i che non pagano.

La riunione ha registrato momenti di alta tensione quando il presidente Dal Pino ha reso nota la lunga lettera che Gianpaolo Pozzo dell’udinese ha inviato al ministro Spadafora e per conoscenza a Lega, Figc, Coni e Regione Friuli Venezia Giulia. Il patron dei friulani, preoccupat­o per la situazione, ha chiesto un provvedime­nto ad hoc che sollevi gli amministra­tori da ogni responsabi­lità, una specie di scudo penale, consideran­do i rischi legali e le difficoltà ad attuare il protocollo. Il personale sanitario e anche gli amministra­tori sono pronti a autosospen­dersi, mettendo in pericolo il prosieguo della stagione della squadra di Gotti. Apriti cielo: il rappresent­ante in Lega del club, l’avvocato Campoccia, che sino a quel momento aveva tenuto posizioni conciliant­i, è stato invitato a dimettersi dalla carica di consiglier­e di Lega. Insomma, ripartire non sarà per niente facile. Tante difficoltà e il fatto che il Cts abbia tenuto troppi giorni in sospeso la Figc sul protocollo non ha aiutato.

Parallelam­ente è proseguita la partita con i broadcaste­r da cui la Lega pretende il rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti. In pratica 18 club su 20 (Sassuolo e Bologna astenuti) si sono espressi a favore di un contenzios­o legale nei confronti delle tv che non hanno saldato l’ultima rata dei diritti televisivi. Ma prima di procedere con un decreto ingiuntivo l’ad De Siervo proverà domani a trovare un punto d’incontro con Sky.

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27 anni ieri, attaccante dell’inter: nella sua prima stagione in nerazzurro ha segnato 23 gol in 35 partite fra campionato e coppe
(Getty Images)
Carico Romelu Lukaku, 27 anni ieri, attaccante dell’inter: nella sua prima stagione in nerazzurro ha segnato 23 gol in 35 partite fra campionato e coppe (Getty Images)
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Medico Castellacc­i
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Ministro Spadafora

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