Corriere della Sera

L’idea di Petrucci: «Partite all’aperto? Tornei 3 contro 3 per ripartire»

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La previsione è di ripartire a ottobre a porte chiuse, sperando che poi si riaprano un po’ alla volta durante la stagione. L’idea è di rilanciars­i con attività all’aperto durante l’estate, privilegia­ndo tornei di 3 contro 3 e, perché no, anche partite «vere». Il basket, il primo sport in Italia a decidere la chiusura per l’emergenza coronaviru­s, vuol essere anche il primo a riaprire, e per farlo prova ad attingere al passato. Parola del presidente federale Gianni Petrucci (foto): «Vogliamo rilanciare l’immagine del nostro sport puntando in estate sull’attività all’aperto, che anche gli scorsi anni ha funzionato benissimo: a partire dai tornei 3 contro 3, disputati in passato in riva al mare a Riccione e che potrebbero essere il primo passo verso la normalità». E il passato? «Il passato sono i tornei che venivano disputati sotto le stelle, penso al Torneo delle Rose a Roseto degli Abruzzi, quando le squadre più forti provavano i giocatori americani prima di acquistarl­i. Nulla vieta che si possa tornare a disputare partite su campi all’aperto». Non per il campionato. «Ovviamente. Non sono così folle da pensare che la serie A possa giocare fuori dai palasport. Ma credo che avvicinars­i alla ripartenza con qualche partita all’aperto potrebbe essere un’idea». Con mascherine su misura: «Le sta studiando il Politecnic­o di Torino, per permettere agli atleti di giocare con maggiore sicurezza».

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