Corriere della Sera

«Steward davanti ai bar e spritz a distanza nei parchi Altrimenti chiudo tutto»

Il sindaco di Padova Giordani: i giovani usino la testa

- Di Andrea Priante (foto Maule / Fotogramma)

Nella culla dello spritz, tra le osterie e i locali all’ombra della Basilica di Sant’antonio dove l’aperitivo è un rito da celebrare ogni sera, il sindaco Sergio Giordani si prepara all’ultima crociata: quella per costringer­e il popolo della notte a indossare le mascherine e tenere le distanze. Sa che sarà una battaglia difficile. Padova è una città giovane e la movida ne è parte integrante. «Ma la vinco questa battaglia. Oppure chiudo tutto».

Cosa l’ha fatta arrabbiare?

«Lunedì, intorno a mezzanotte, rincasavo in automobile. All’improvviso, me le sono ritrovate di fronte: saranno state almeno 70 persone, soprattutt­o ragazzi e studenti universita­ri. Davanti a un locale del centro storico stappavano bottiglie di prosecco, brindavano e festeggiav­ano la

● Sergio Giordani (nella foto), 67 anni, è stato eletto sindaco di Padova al ballottagg­io nel giugno 2017

● Tra il 1994 e il 1996 è stato anche presidente del Padova Calcio fine del lockdown. Molti di loro non avevano la mascherina e stavano addossati l’uno all’altro, si abbracciav­ano, parlavano a dieci centimetri dalla faccia dell’amico... Ricordo di aver pensato: “Questi sono matti”. E sia chiaro: io lo capisco che, dopo due mesi da reclusi, i giovani hanno voglia di uscire e rivedere i compagni. E capisco pure che i gestori dei bar siano più preoccupat­i delle settimane passate senza incassare un euro piuttosto che dell’esigenza di far rigare dritto i loro clienti. Ma non si può fare così, non in questo modo: è da irresponsa­bili».

E non era l’unico locale...

«Arrivato a casa, ho visto i video e le foto che già circolavan­o sui social. Gli assembrame­nti hanno riguardato tre bar, per uno dei quali il Comune ha subito chiesto la chiusura. C’erano centinaia di ragazzi in piazza e un 23enne che, probabilme­nte dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, ha reagito male al controllo da parte delle forze dell’ordine ed è stato arrestato. Non un bello spettacolo. Ma per fortuna Padova è ben altro e la stragrande maggioranz­a dei cittadini indossa le mascherine e i guanti per entrare nei negozi di alimentari, e quasi tutti gli imprendito­ri rispettano alla lettera le norme».

Il prefetto parla di «esternazio­ni di cretineria diffusa che non saranno più ammesse».

«Ci saranno più controlli delle forze dell’ordine, è ovvio. Ma non solo. La provincia di Padova finora ha pianto 273 morti a causa del Covid-19, e non intendo lasciare che la città ripiombi nella paura. Quindi spingeremo per ottenere nuove garanzie: i gestori

d Lunedì sera mi sono trovato di fronte a 70 persone, ragazzi e studenti universita­ri: brindavano, molti non avevano la mascherina e parlavano a dieci centimetri dalla faccia dell’amico

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