«Steward davanti ai bar e spritz a distanza nei parchi Altrimenti chiudo tutto»
Il sindaco di Padova Giordani: i giovani usino la testa
Nella culla dello spritz, tra le osterie e i locali all’ombra della Basilica di Sant’antonio dove l’aperitivo è un rito da celebrare ogni sera, il sindaco Sergio Giordani si prepara all’ultima crociata: quella per costringere il popolo della notte a indossare le mascherine e tenere le distanze. Sa che sarà una battaglia difficile. Padova è una città giovane e la movida ne è parte integrante. «Ma la vinco questa battaglia. Oppure chiudo tutto».
Cosa l’ha fatta arrabbiare?
«Lunedì, intorno a mezzanotte, rincasavo in automobile. All’improvviso, me le sono ritrovate di fronte: saranno state almeno 70 persone, soprattutto ragazzi e studenti universitari. Davanti a un locale del centro storico stappavano bottiglie di prosecco, brindavano e festeggiavano la
● Sergio Giordani (nella foto), 67 anni, è stato eletto sindaco di Padova al ballottaggio nel giugno 2017
● Tra il 1994 e il 1996 è stato anche presidente del Padova Calcio fine del lockdown. Molti di loro non avevano la mascherina e stavano addossati l’uno all’altro, si abbracciavano, parlavano a dieci centimetri dalla faccia dell’amico... Ricordo di aver pensato: “Questi sono matti”. E sia chiaro: io lo capisco che, dopo due mesi da reclusi, i giovani hanno voglia di uscire e rivedere i compagni. E capisco pure che i gestori dei bar siano più preoccupati delle settimane passate senza incassare un euro piuttosto che dell’esigenza di far rigare dritto i loro clienti. Ma non si può fare così, non in questo modo: è da irresponsabili».
E non era l’unico locale...
«Arrivato a casa, ho visto i video e le foto che già circolavano sui social. Gli assembramenti hanno riguardato tre bar, per uno dei quali il Comune ha subito chiesto la chiusura. C’erano centinaia di ragazzi in piazza e un 23enne che, probabilmente dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, ha reagito male al controllo da parte delle forze dell’ordine ed è stato arrestato. Non un bello spettacolo. Ma per fortuna Padova è ben altro e la stragrande maggioranza dei cittadini indossa le mascherine e i guanti per entrare nei negozi di alimentari, e quasi tutti gli imprenditori rispettano alla lettera le norme».
Il prefetto parla di «esternazioni di cretineria diffusa che non saranno più ammesse».
«Ci saranno più controlli delle forze dell’ordine, è ovvio. Ma non solo. La provincia di Padova finora ha pianto 273 morti a causa del Covid-19, e non intendo lasciare che la città ripiombi nella paura. Quindi spingeremo per ottenere nuove garanzie: i gestori
d Lunedì sera mi sono trovato di fronte a 70 persone, ragazzi e studenti universitari: brindavano, molti non avevano la mascherina e parlavano a dieci centimetri dalla faccia dell’amico