«Con lo Statuto dei lavoratori più sviluppo»
Compie cinquant’anni, ma lo Statuto dei lavoratori resta un «grande traguardo sociale e culturale» e «simbolo di presidi, le cui radici costituzionali sono sempre più visibili». Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che quel traguardo «ha contribuito a rafforzare la democrazia e a sostenere lo sviluppo del Paese». Perché «dal lavoro, dalla sua dignità e qualità, dipende il futuro del Paese e dell’europa. Senza diritto al lavoro e senza diritti nel lavoro non ci può essere sviluppo sostenibile». Il lavoro, insiste Mattarella, sta cambiando e le conseguenze della nuova crisi globale «rischiano di farsi sentire più forti dove già si avvertivano carenze: l’occupazione femminile e quella dei giovani».