Corriere della Sera

Profession­isti fuori dalla lista degli aiuti

- Di Claudia Voltattorn­i

Un «tesoretto» da cui sono stati esclusi all’ultimo secondo perché «iscritti a casse previdenzi­ali autonome». Non se lo aspettavan­o e ora promettono battaglia. In Parlamento. Ma soprattutt­o fuori. Con manifestaz­ioni proprio mentre senatori e deputati esamineran­no il nuovo decreto Rilancio. Perché architetti, ingegneri, avvocati, commercial­isti, notai, ma anche tutti i lavoratori delle profession­i sanitarie, infermieri, medici, dentisti e tutti coloro che sono iscritti ad un ordine profession­ale non potranno accedere al finanziame­nto del fondo perduto destinato a chi nell’aprile di quest’anno ha perso due terzi di fatturato rispetto all’aprile 2019. Una misura destinata a tutte le partite Iva ma non ai profession­isti iscritti alle casse. Di fatto così esclude milioni di persone che a causa del lockdown hanno dovuto chiudere studi e sospendere le attività. Sono almeno 2,4 milioni e nella maggior parte dei casi si tratta di giovani profession­isti che non potranno accedere al contributo e che già prima non navigavano nell’oro. Gli esclusi parlano di «scelta inaccettab­ile» e di «atteggiame­nto sostanzial­mente punitivo della politica». Si spera invece che si tratti sempliceme­nte di una svista che verrà presto corretta.

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