Corriere della Sera

Un mese e mezzo per la sanatoria sul lavoro nero

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Sarà un’operazione a costo zero per lo Stato la sanatoria dei dipendenti in nero oppure con permesso di soggiorno scaduto nei settori dell’agricoltur­a, della pesca e del lavoro domestico. Dal contributo a carico di chi fa domanda, da 130 a 500 euro a seconda che sia il dipendente o il datore di lavoro, lo Stato conta di incassare 93 milioni di euro. Mentre le spese per l’operazione di regolarizz­azione saranno pari a 75 milioni di euro. Un saldo netto di quasi 20 milioni di euro, nell’ipotesi che a essere messi in regola siano 220 mila persone. L’operazione scatterà il primo giugno e si chiuderà entro il 15 luglio. Per il settore del lavoro domestico — colf, badanti e babysitter — è previsto anche un bonus fino a mille euro per quelle che hanno perso il posto di lavoro, non sono conviventi con il datore di lavoro e alla data del 23 febbraio scorso avevano uno o più contratti per almeno 10 ore settimanal­i.

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