Trump orgoglioso dei contagi record «Siamo il Paese che fa più test»
WASHINGTON Gli Stati Uniti hanno il record mondiale dei positivi? «Per me è una medaglia all’onore», dice Donald Trump. Il presidente ha spiegato la sua teoria ai giornalisti in questi termini: «Siamo un Paese più grande di molti altri, quindi abbiamo molti casi di Covid-19. Ma io non la considero una cosa negativa, guardo a questi dati, in un certo senso, come a una cosa positiva, perché significa che il nostro sistema di test è migliore e che stiamo facendo più test di ogni altro Paese.
Considero questi numeri come una medaglia d’onore. Dico davvero: è un grande tributo alla nostra capacità di testare le persone e al grande lavoro fatto dai nostri professionisti».
Non si è ancora spenta la polemica sull’idrossiclorochina che Trump ne apre un’altra sui tamponi. Gli Stati Uniti sono partiti in ritardo, ma ora stanno recuperando. Anche se nella classifica mondiale nei test pro capite sono lontani dalla vetta. Ma il dato più importante è la soglia di test giornalieri necessaria per riaprire il Paese con accettabili margini di sicurezza. Secondo i ricercatori di Harvard e di altre Università, sarebbe di 900 mila test al giorno, in modo da arrivare a controllare circa l’8% della popolazione. In questo momento gli Usa non sono neanche a metà strada. I tamponi quotidiani sono circa 400 mila e il totale degli abitanti testati è pari al 3%.
Il quadro complessivo conta 1.5 milioni di positivi e 10,7 milioni di persone risultate negative.
La diffusione dei test, però, sta accelerando e queste cifre potrebbero cambiare rapidamente nelle prossime settimane. Giusto per avere un’idea: due settimane fa erano stati eseguiti 240 mila controlli al giorno e un mese fa 160 mila.
Più complicato stabilire una correlazione esatta tra la progressione dei tamponi e la curva dei contagi. Anche negli Stati Uniti si sospetta che la platea reale degli infettati sia più ampia di quella censita finora. E sicuramente la crescita dei test contribuisce a farla emergere. Si può dire che questa operazione sia appena cominciata.