Corriere della Sera

Sant’egidio all’ue: non sacrificar­e gli anziani

- Di Paolo Conti

La Comunità di Sant’egidio ha rivolto un appello all’europa dal titolo «Senza anziani non c’è futuro», legato all’emergenza coronaviru­s: «In numerosi Paesi — si legge — sta emergendo un modello pericoloso che privilegia una “sanità selettiva” che considera residuale la vita degli anziani. La loro maggiore vulnerabil­ità, l’avanzare degli anni, le possibili altre patologie di cui sono portatori, giustifich­erebbe una “scelta” in favore dei più giovani». La Comunità ricorda l’importanza degli anziani come «trama sociale della solidariet­à tra generazion­i». Tra i firmatari (il primo è Andrea Riccardi, fondatore di Sant’egidio) politici europei come Romano Prodi, Felipe Gonzalez, Maria Antónia Palla, il cardinale Matteo Zuppi, il filosofo Jurgen Habermas e anche la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, che commenta: «Un approccio disumano. Invece siamo esseri umani: nasciamo e moriamo in un contesto familiare. Siamo gregari. E il contatto con i vecchi è benefico: ci ringiovani­scono, ci insegnano molte cose su noi stessi, ci allenano alla pazienza. Io sono stata educata a rispettare i vecchi, a godere della loro compagnia. Per noi, in Sicilia, era inconcepib­ile che gli anziani non vivessero in famiglia. I nonni, le zie non sposate o rimaste vedove senza figli. Venivano in casa e adottavano i nipoti, occupandos­ene».

La rimozione della vecchiaia, dice la scrittrice, «è una parte eloquente del degrado della nostra cultura. Ancora non capisco perché si spendano tanti soldi per mettere i vecchi — non bisogna avere paura di questa parola, sì i vecchi — negli istituti, impiegando tanto tempo per andarli a trovare, quando potrebbero stare in casa come una presenza forte, ricca, significat­iva». Parlando di alcune sue amicizie con persone anziane, racconta: «Con la grande fotografa Eve Arnold di Magnum siamo state amiche fino alla sua morte. Era già malata e stanca, un giorno mi vide uscire, dovevo vedere un probabile spasimante. Mi chiese, con un occhio semichiuso: “Ma è degno di te? È la prima domanda che devi farti quando conosci qualcuno”.

Non ci avevo mai pensato, ecco un insegnamen­to. Vedo ancora Sally Greengross, che ha 85 anni, nominata baronessa per il suo impegno per gli anziani. Mi fece conoscere l’esperienza in alcune case popolari di Birmingham: due piani alti erano riservati ai vecchi legati alle famiglie che vivevano lì. Era previsto un servizio di pulizia degli ascensori. Poi i laburisti persero le elezioni, esperienza finita...».

E conclude: «Con l’emergenza a Londra abbiamo rivisto gli insetti, risentito i profumi e l’odore dell’aria. Si può sanamente tornare indietro, la Madre Terra vuole vivere di nuovo, un mondo diventato orribile si sta ripensando. E può cambiare anche il nostro rapporto con la vecchiaia».

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I parenti salutano attraverso il vetro gli ospiti della struttura per anziani di Treviglio (Bergamo) durante l’emergenza del coronaviru­s. La Rsa di Treviglio è stata una delle più colpite
Distanza I parenti salutano attraverso il vetro gli ospiti della struttura per anziani di Treviglio (Bergamo) durante l’emergenza del coronaviru­s. La Rsa di Treviglio è stata una delle più colpite
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