Addio al filosofo Cristofolini
1937-2020 A lungo docente alla Normale di Pisa, tra i massimi esperti di Spinoza
«Quante più cose la mente conosce, tanto meno teme la morte» afferma una delle proposizioni dell’etica di Spinoza che Paolo Cristofolini amava citare spesso. Professore associato di Storia della filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa fino al 2007, l’anno del pensionamento, Cristofolini era uno dei massimi esperti di Spinoza in Italia e in Europa e alla passione per la conoscenza aveva dedicato tutta la sua vita. È morto ieri all’ospedale di Pisa, dopo una breve malattia.
Nato nel 1937 ad Arezzo, era arrivato alla Normale come studente nel 1956 e vi era tornato nel 1982, da docente, su sollecitazione di Eugenio
Garin, dopo aver insegnato all’università di Pisa e alla Sorbona di Parigi.
I suoi interessi di ricerca si concentravano sulla filosofia del Seicento europeo, tra Cartesio e Spinoza, sui testi filosofici clandestini del XVIII secolo francese, sul pensiero ereticale italiano del XVI secolo. Ha curato opere di classici tra cui Aristotele, Cartesio, Spinoza e Vico. Tra i suoi libri Spinoza per tutti (Feltrinelli, 1993); Vico pagano e barbaro (Ets, 2001); L’uomo libero. L’eresia spinozista alle radici dell’europa moderna (Ets, 2007). È stato presidente dell’associazione italiana degli amici di Spinoza e fondatore e direttore scientifico di «Historia philosophica», rivista internazionale di storia della filosofia. Lascia la moglie Rosanna.