Campiello, la cinquina sarà annunciata in tv «Ma la finale a Venezia»
«Vorrei che passasse alla storia come segnale di ripresa, questa edizione del Campiello. Di sicuro, non sarà in tono minore. E forse riusciremo anche ad abbracciarci», dice Paolo Mieli, che presiede la Giuria dei Letterati del premio fondato dagli industriali veneti. Vero è che per il 58° anno l’evento si prevede «speciale». A partire dalla selezione della cinquina finalista. No alla seduta pubblica a Padova. Titoli e autori dei 5 romanzi in gara, oltre al vincitore dell’«opera Prima», saranno resi noti il 1° giugno nel corso del programma «Terza Pagina» (Rai5): Mieli ripercorrerà il dibattito avvenuto tra i giurati e l’esito della votazione. Del Premio Campiello 2020 si è discusso ieri nel corso di una conferenza stampa online. Alcune scelte, riguardanti in particolare la data (in autunno) e il luogo della finalissima (in scena, di solito, al Gran Teatro La Fenice), sono ancora in fieri. «Ma non abbandoneremo Venezia», assicura Enrico Carraro, presidente degli Industriali Veneti e della
Fondazione Campiello. «La massima trasparenza sarà garantita», aggiunge Piero Luxardo, presidente del Comitato di Gestione. I libri? «La quarantena ci ha permesso di fare una selezione accurata — osserva Mieli —, con attenzione ai piccoli editori. Le opere inviate alla segreteria del Premio sono 222; 56 selezionate. Dalle scrittrici abbiamo avuto ottime sorprese».